Il governo Draghi ha rischiato grosso sulla riforma della giustizia: le pretese del Movimento 5 Stelle hanno più volte creato scompiglio nella maggioranza, tanto che per alcuni attimi si è temuto il peggio per la tenuta dell'esecutivo. Matteo Salvini ha svelato qualche retroscena dell'ultimo Consiglio dei ministri, rivelando come i grillini abbiano anche avvertito bruscamente le altre formazioni politiche: "Hanno minacciato cinque volte di far cadere il governo".
Il numero uno del Carroccio, intervistato da Bruno Vespa alla festa della Lega a Milano Marittima, si è detto però certo che sono solo avvertimenti di facciata che non troveranno mai attuazione pratica nella realtà dei fatti: "Che poi se uscissero dal governo non penso che per l'Italia sarebbe un dramma. Ma tranquilli che non lo fanno per la poltrona: voterebbero anche il governo Topolino pur di non tornare a casa".
"La Lega è argine democratico"
L'ex ministro dell'Interno ha rivendicato la scelta di aver sostenuto e di aver fatto entrare la Lega nel governo guidato da Mario Draghi: senza l'appoggio del partito di via Bellerio, è il ragionamento di Salvini, sarebbero stati approvati provvedimenti di prevalente stampo di sinistra. Ecco perché non ha alcun rimorso in merito: "Siamo un argine democratico, assicuriamo che le tasse non aumentano. Senza di noi passavano lo Ius soli, il ddl Zan, la patrimoniale. Senza la Lega al governo, Forza Italia sarebbe sola su giustizia e aumenti tasse".
"La forza del centrodestra unito"
Al centro del suo intervento anche la compattezza della coalizione di centrodestra. Un aspetto per cui Salvini, in seguito alle parole di Silvio Berlusconi, si è detto molto sosddisfatto: "La nostra forza è l'unità. L'importante è far parte di una squadra. Per me l'unità del centrodestra viene prima di tutto il resto". Il numero uno del Carroccio ha tuttavia colto l'occasione per sottolineare una questione: "La Lega spesso fa tanti passi indietro, non è che possiamo fare un passo indietro sempre". E ha sostenuto di far parte di un partito che rappresenta "la parte più dinamica ed efficace".
"Cambiare il reddito 5S"
Tra i diversi obiettivi posti da Salvini figura pure quello di apportare drastiche modifiche al reddito di cittadinanza. Il leader della Lega lo ha detto senza girarci attorno: "Questo è un disincentivo al lavoro e un inno al lavoro nero".
Perciò ritiene che a settembre dovrà essere rivisto. Nelle ultime ore anche Matteo Renzi di Italia Viva ha sollevato il tema: "Voglio riaffermare l'idea che la gente deve soffrire, rischiare, provare, correre, giocarsela. Bisogna sudare ragazzi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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