Salvini: "Visto? Noi lo avevamo detto...". Saviano e Di Maio ora litigano sulle Ong

Il governo minimizza, la Meloni fa dell'ironia e la sinistra non apre bocca

Salvini: "Visto? Noi lo avevamo detto...".  Saviano e Di Maio ora litigano sulle Ong

Roma - Il politico impegnato in una faticosa campagna elettorale non ha tempo per l'ironia. Per cercare le migliori battute sulla notizia che l'Interpol ha avvisato il governo italiano che a fine novembre un gruppo di combattenti dell'Isis è approdato in Italia sotto le mentite spoglie di profughi tocca farsi il solito giro sui social network. Salvini invece non ha tempo per ironie e battute. Al massimo dice: «Ve l'avevo detto». Che i barconi portassero sulle nostre coste non soltanto bambini denutriti e profughi era palese. Le difficoltà di controllo e soprattutto di identificazione delle persone sbarcate rendeva la presenza tra loro di terroristi non solo possibile ma altamente probabile. «Purtroppo - ricorda il leader della Lega - avevamo ragione noi e non vedo l'ora di espellere tutti i clandestini e bloccare qualsiasi insediamento islamico». Questa notizia è un assist tra i più felici per chi nel centrodestra chiede un giro di vite sull'accoglienza in Italia di immigrati. Il Viminale sa bene che questa notizia potrebbe orientare la campagna elettorale e prova a smentire non l'Interpol ma almeno le interpretazioni più frettolose offerte dai media. L'Interpol - spiegano al Ministero degli Interni - ci ha fornito una lista con una cinquantina di nominativi di persone sbarcate dai gommoni sulle nostre coste lo scorso novembre e «attenzionate» perché potenziali combattenti islamici. «Da sempre diciamo che il rischio di arrivo di terroristi tramite sbarchi è alto - tuona Barbara Saltamartini, sempre della Lega -. Chissà cosa diranno i benpensanti della sinistra e i fautori dell'accoglienza diffusa che ci hanno sempre risposto che era un'ipotesi remota». Sulla stella linea Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia commenta sarcastica: «E Gentiloni ancora dice di voler tenere aperti i porti! Che altro deve succedere per far capire alla sinistra che la sicurezza della nazione è a rischio?» L'ironia sul web va più a fondo: «Secondo l'Interpol sarebbero arrivati 50 combattenti Isis. Purtroppo le liste elettorali erano già chiuse», «Fenomeni disposti ad accusare l'Interpol di razzismo ne abbiamo?», fino al «Tranquilli, sono sbarcati solo per pagarci le pensioni». Insomma lo «sciacallaggio» della destra nei confronti dell'immigrazione incontrollata è stato «declassato» ad acuta previsione. Alla sinistra non resta che attaccare l'ultimo baluardo dell'indifendibile: le strampalate teorie di Luigi Di Maio. Il leader dei Cinquestelle vorrebbe ora smentire di aver detto che le navi delle Ong sono «taxi del mare», ma alle sue responsabilità lo inchioda Roberto Saviano.

«Chieda scusa, Di Maio, per aver gettato discredito su organizzazioni - lo ha apostrofato lo scrittore napoletano - che al più sono sotto processo per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, e in un Paese in cui la legge per l'Immigrazione porta i nomi di Umberto Bossi e di Gianfranco Fini credo sia un merito essere sotto processo per voler salvare vite».

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