
Il ministro Giuseppe Valditara? Promosso! A dirlo non siamo noi, ma gli italiani. Quelli interrogati (non in una sessione di esame) dall'istituto Demopolis che ha realizzato un sondaggio per conto di Esperia sulle ultime scelte del ministro dell'Istruzione.
I temi? Quelli più discussi negli ultimi giorni: dal cellulare in classe ai maturandi che, per protesta contro il sistema scolastico, hanno deciso di fare scena muta di fronte ai professori. In entrambi i quesiti gli italiani stanno con il ministro. Senza alcun dubbio. A parlare sono i numeri. Per il 68% delle persone intervistate tacere all'esame orale non è ammissibile. Solo per il 25% si tratta di scelte legittime che creano attenzione sui criteri di valutazione nell'esame di stato. Il 7% non sa cosa dire. Il ministro, però sì! Giuseppe Valditara lo ha detto chiaro e tondo: dal prossimo anno chi si rifiuterà di sostenere gli esami orali verrà bocciato. Anche se i "crediti" accumulati saranno sufficienti per ottenere il diploma.
Come valutano gli italiani il pugno duro del ministro? Per il 63% quella di bocciarli è una decisione opportuna perché dicono è necessario richiamare gli studenti a impegno e responsabilità. Per il 30% (solo 3 su 10), invece, è una scelta inopportuna perché paternalistica e repressiva, incompatibile con le regole attuali del sistema di esame. Il 7%, anche in questo caso, non sa. Ad esprimersi con così tanta decisione sono gli elettori del centrodestra. L'analisi effettuata dall'Istituto Demopolis dal 15 al 18 luglio su un campione nazionale di 2.000 intervistati rivela come, anche sulle scelte per la scuola, incida il quadro politico. A ritenere opportuna l'introduzione della bocciatura sono circa 9 elettori su 10 delle forze di governo, ma meno di 4 su 10 nell'elettorato d'opposizione.
E come valutano, invece, gli italiani l'estensione del divieto di utilizzo dei cellulari in classe anche alle superiori? Sette italiani su 10 ritengono la scelta del ministro giusta e necessaria. Il 18% concorda con Valditara, ma si dichiara scettico sulla praticabilità del divieto. Infatti, sarà molto difficile da far rispettare a discapito, forse, dei professori sempre più "oltraggiati" da studenti indisciplinati. Appena il 12% ritiene che vietare il cellulare anche agli studenti delle superiori è una scelta retrograda e sbagliata. Più in generale, guardando a tutte le scuole di ogni ordine e grado, appena il 6% dei cittadini ritiene che l'uso del cellulare vada sempre consentito. Per il 75% degli italiani il telefonino in classe dovrebbe essere sempre vietato. Per meno di un quinto (il 19%) andrebbe consentito nelle superiori, ma vietato nelle scuole elementari e medie. Più responsabilità, dunque, e meno cellulari.
"Abbiamo prodotto dei contenuti sul boicottaggio dell'orale alla maturità e sul divieto dei cellulari che sono diventati virali - ci dice Gino Zavalani,
direttore editoriale di Esperia Da qui la proposta di intervista social al ministro Valditara (oltre 100.000 visualizzazioni) e l'idea del sondaggio nata per capire cosa ne pensano davvero gli italiani". I numeri non mentono.