
Gaza entra nelle scuole, varca la soglia delle chiese, ferma i mezzi pubblici e svetta sui pennoni dei Comuni, anche sul Campidoglio, a Roma, città della più antica comunità ebraica d'Europa, che comprensibilmente vive il gesto come "un colpo al cuore", conferma di una "propaganda pro Pal" mai così pervasiva.
Non conosce limiti l'ondata di manifestazioni anti-Israele. Sale di livello ogni giorno, più faziosa e unilaterale che mai. E la sinistra la cavalca a più non posso, senza più alcuna parvenza di equilibrio. Al Campo largo la mobilitazione serve come il pane. È l'unico tema su cui grillini e Pd sono d'accordo. L'ex premier Giuseppe Conte ora progressista, si vede come la versione italiana di Mélenchon e sguazza nel populismo pseudopacifista di piazze gonfie di ostilità per lo Stato ebraico. E lui le asseconda discettando di "due anni di genocidio". "Si è anche complici col silenzio e con le omissioni. Noi non ci stiamo" fa sapere l'"avvocato del popolo".
E, con buona pace dei pochi riformisti, a questo Pd non pare vero, riconnettersi con la sua base terzomondista. Elly Schlein arriva a minacciare lo scontro istituzionale: "Abbiamo interrotto ieri i lavori del Parlamento - minaccia - e siamo pronti a bloccare i lavori d'aula finché Meloni non verrà a rispondere di quello che il governo italiano sta facendo sulle sanzioni ad Israele e a New York sul riconoscimento dello Stato di Palestina".
Associazioni, sindacati, gruppi e gruppetti sono in moto, e sotto elezioni non guasta. Il fine settimana poi è il momento migliore per scendere in piazza con bandiere, fischietti, striscioni e slogan in fotocopia. E non c'è città italiana che ieri non sua stata attraversata da un corteo "per fermare il genocidio". Milano, Torino e Livorno - altra città di storia ebraica antica e prestigiosa. Qui i i portuali hanno fatto affiggere uno striscione anti-Israele, poi tolto dalla prefettura, davanti alla sinagoga. Agitazione anche a Ravenna e Genova. E poi Ancona, Perugia, Terni. A Napoli "il sangue di san Gennaro si mescola idealmente al sangue versato in Palestina" ammonisce nell'omelia l'arcivescovo di Mimmo Battaglia, durante la messa nella solennità del patrono. La mobilitazione non ha molti precedenti. Aderiscono Anpi, Legambiente, e una miriade di sigle, anche locali.
La "cinghia di trasmissione" è la Cgil che sembra lanciare la volata ai sindacati di base e resta isolata dagli altri confederali. Il segretario Maurizio Landini va a Catania a teorizzare la "complicità" del governo. La giornata è contrassegnata dagli scioperi. Si fermano per 4 ore i metalmeccanici Fiom, gli edili della Fillea, i lavoratori del terziario della Filcams. Anche la Filt ha indetto mezza giornata di sciopero per i lavoratori dei trasporti e della logistica, ad esclusione dei settori che richiedono un preavviso più ampio. Lunedì 22 sarà invece una giornata a rischio per il trasporto pubblico per lo sciopero proclamato dai sindacati di base. La protesta interesserà anche il personale del gruppo Fs da mezzanotte alle 23.
A Roma è un caso la bandiera palestinese che svetta sul Campidoglio dopo un voto in Consiglio. A due passi da quella sinagoga che, nel 1982 subì un attentato terroristico che uccise Stefano Tachè, un bambino italiano di 2 anni, e ferì 37 persone.
Proprio ieri è stato arrestato in Cisgiordania Mahmoud Khader Abed Adra la mente del raid, ricercato anche in Francia per l'attacco (sempre nell'82) contro un ristorante nel quartiere ebraico di Parigi che causò sei morti e 19 feriti. Proprio ieri è arrivata la notizia del suo arresto, a pochi giorni dal riconoscimento della Palestina da parte di Parigi.