Guerra in Ucraina

Sean Penn: "Putin? Un bullo criminale"

"Putin è un bullo e un criminale di guerra". Parola dell'attore e regista americano Sean Penn.

Sean Penn: "Putin? Un bullo criminale"

«Putin è un bullo e un criminale di guerra». Parola dell'attore e regista americano Sean Penn in occasione della presentazione della sua ultima pellicola, Superpower, al festival del cinema di Berlino. Il suo documentario, fuori concorso a Berlino, ha detto che per lui è stato molto importante «mostrare la verità dell'assoluta unità dell'Ucraina nel perseguire tutto ciò senza il quale la vita non ha senso di essere vissuta». L'attore e regista americano ha più volte sottolineato la necessità di aiutare Kiev con «armi di precisione a lungo raggio» e di fornire all'Ucraina «l'hardware» per difendersi. Parlando del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Penn ha detto che un «piccolo e inquietante bullo minaccia lui e il suo Paese», aggiungendo però che Zelensky non è una persona che si faccia intimidire. Il presidente ucraino ha «grande cuore e coraggio» e Penn dice di averlo capito molto intensamente quando nei primi giorni della guerra lo ha visto personalmente rifiutarsi di essere evacuato da Kiev. Raccontando la sua esperienza personale in Ucraina, Penn ha detto di essere stato in compagnia di persone che rappresentano la libertà e che «nessuno di loro ha una preferenza per esprimersi con armi violente, ma non gli è stata data una scelta». L'attore e regista ha aggiunto di cogliere «ogni possibilità di essere in compagnia di eroi», elogiando il senso di unità e di comunità degli ucraini durante il conflitto: «Fanno quello che devono fare, perché semplicemente amano il loro Paese e si amano a vicenda». «Questo ci tengo a dirlo è un film di parte, perché questa non è una guerra ambigua. Con questo docu volevo mostrare l'assoluta unità e compattezza dell'Ucraina nel perseguire tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta» ha ribadito Sena Penn che insieme al co-regista Kaufman e al produttore Billy Smith si trovava a Kiev il 24 febbraio scorso, giorno dell'invasione russa.

Nel film, sono presenti tre conversazioni con Zelensky.

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