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"Sei un mostro, vattene". Dopo l'incidente il bimbo deve cambiare istituto

A 12 anni ha avuto un terribile incidente stradale che gli ha sfigurato il viso

"Sei un mostro, vattene". Dopo l'incidente il bimbo deve cambiare istituto

A 12 anni ha avuto un terribile incidente stradale che gli ha sfigurato il viso. E a scuola, nel veronese, lo hanno chiamano «mostro» per i segni che porta sulla fronte e sulle guance. Così, con una superficialità che non conosce pietà. Francesco è stato costretto a cambiare scuola, per fuggire a quelle risatine e a quelle dita puntate. «Solo così avrebbe potuto ritrovare la serenità» spiega la sua mamma. Il suo caso, dopo aver fatto il giro dei social, è anche finito il Parlamento e sarà discusso in tribunale. «Vogliamo un po' di giustizia» chiedono i genitori.

Travolto da un furgone a Veronella mentre conduceva a mano un monopattino, il 13 maggio scorso Francesco (nome di fantasia scelto in accordo con la famiglia, ndr) finì in coma rischiando la vita: ce l'ha fatta per miracolo, ma il violentissimo impatto l'ha segnato indelebilmente, lasciandolo disabile e invalido al 37%. Per lui, ex giovane promessa del rugby, il percorso di recupero è oltremodo difficile, sia dal punto di vista fisico che psicologico. «Stava reagendo con tutte le sue forze, invece al suo ritorno a scuola a settembre le cose sono precipitate - hanno denunciato la settimana scorsa i genitori al Corriere di Verona -. Nostro figlio viene deriso per le cicatrici e le menomazioni che gli ha lasciato l'incidente, lo insultano, lo scherniscono dicendogli ignorante, sei uno stupido. Qualcuno alza perfino le mani.

Più volte abbiamo chiesto aiuto alla scuola che invece ci ha lasciati soli».

È proprio per episodi come questo o rimasti nel silenzio che il presidente della Regione Veneto Luca Zaia chiede una linea chiara per combattere il bullismo e per educare i giovani al rispetto degli altri.

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