"Siete due streghe". Madre e figlia ammazzate in India

"Siete due streghe". Madre e figlia ammazzate in India

Accusare qualcuno di stregoneria ormai è un reato in India. Eppure si continua a farlo, e a uccidere per questa delirante messa all'indice. Secondo i dati del National Crime Records Bureau dal 2000 al 2012 sarebbero state oltre 2mila le persone uccise nelle zone rurali del subcontinente - le più isolate e arretrate - con l'accusa di essere dayan, ovvero delle streghe. E la maggior parte delle vittime di questa follia omicida di vago sapore medievaleera di sesso femminile.

Le ultime due sono state una madre e una figlia, massacrate da tre uomini nel distretto West Singhbhum dello Stato di Jharkhand, nella parte remota dell'Est del Paese. La mamma, cinquantenne, e la figlia minorenne sono state picchiate e poi accoltellate dai vicini di casa. La polizia ha spiegato che la famiglia delle donne era coinvolta in una disputa per dei terreni con uno degli accusati, che avrebbe tirato fuori la storia della magia nera per coprire la reale motivazione del crimine. Il marito della madre ha presentato denuncia contro gli accusati, che si sono dati alla fuga. «Uno degli accusati - ha detto il capo della polizia distrettuale, Indrajit Mahatha - ha raccontato agli abitanti del villaggio che le donne erano streghe, responsabili di morti e malattie. Hanno attaccato le donne nella notte e le hanno uccise brutalmente».

Alcuni Stati, tra cui proprio il Jharkhand, hanno introdotto leggi speciali per tentare di impedire i crimini spesso orribili basati su superstizioni. Per gli esperti, molte persone continuano a credere in stregoneria e occulto nelle comunità rurali povere dell'India, dove è stata anche registrata occasionalmente notizia di sacrifici umani. Di recente nello stato dell'Assam è stato sospettato un caso di questo tipo, dopo che il cadavere senza testa di una donna è stato trovato nei pressi di un tempio indù. Ed è del gennaio di quest'anno un'orribile storia proveniente da un piccolo villaggio dello stato di Odisha, anch'esso nella parte orientale del Paese. Una donna, Mandri Munda, è stata uccisa insieme ai suoi quattro figlioletti, che avevano rispettivamente 12, 7, 4 anni e 10 mesi. Cinque delle persone che avevano partecipato all'omicidio facevano parte dello stesso nucleo familiare; dai suoi presunti assassini Munda era accusata di aver lanciato un maleficio sulla loro famiglia. La vittima, secondo il sospetto dei suoi aguzzini, praticava la magia nera, e per questo rappresentava un pericolo per la comunità del villaggio.

La caccia alle streghe si concentra particolarmente nell'India centrale, nei vasti stati rurali come Andhra Pradesh, Jharkhand, Madhya Pradesh e Odisha. Comune a tutti è l'organizzazione tribale della popolazione e un diffuso analfabetismo.

Proprio per questo è stata approvata una proposta di legge contro gli omicidi per stregoneria, che dovrebbe garantire una regolamentazione finalmente omogenea a livello nazionale. Una legge che però la polizia spesso non si preoccupa di far rispettare.

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