Dopo il flop del governo gialloverde con la rinuncia di Giuseppe Conte e il veto del Colle sul nome di Paolo Savona è scontro aperto tra Mattarella, M5s e Lega. Il presidente della Repubblica nel suo discorso di ieri sera ha affermato di aver fatto questa scelta per "tutelare i risparmi degli italiani". Un riferimento, quello del Colle, anche al livello dello spread che di fatto in queste ultime settimane ha toccato e superato quota 230.
Adesso, dopo il "no" a Conte da parte del Quirinale, lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi è calato a quota 191. Nove punti in meno rispetto alla quota 200 toccata venerdì scorso. Il differenziale sembrava reagire dunque in questo modo davanti al naufragio del governo M5s-Lega che da tanti era visto in chiave antieuropea. Il rendimento del decennale è calato al 2,36 per cento. Ora bisogna capire come reagirà lo spread all'incarico Cottarelli. Ma di certo Mr. Spending Review è più gradito ai mercati rispetto all'asse Salvini-Di Maio. E in questo quadro va anche registrata la reazione delle borse. Il primo Ftse Mib ha segnato un rialzo dell’1,16% a quota 22.662 punti. A metà mattinata però lo spread è tornato a superare quota 200 punti. Il differenziale è risalito a 202 punti e il rendimento del decennale al 2,44%. E anche sulle Borse nel corso della mattinata c'è stata una inversione di tendenza. Milano ha perso slancio e diventa negativa, dopo un avvio euforico. Londra è chiusa per festività. Milano scende dello 0,14% (dopo un’impennata a +2%). Francoforte guadagna lo 0,34% e Parigi lo 0,28%.
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