"In squadra voglio pochi musulmani". L'autogol di Galtier (che finisce in cella)

Il tecnico francese che ha vinto il campionato con il Psg è accusato di "discriminazione razziale e religiosa" per le frasi dette quando allenava il Nizza. È stato messo in custodia assieme al figlio John Valovic, poi rilasciato

"In squadra voglio pochi musulmani". L'autogol di Galtier (che finisce in cella)
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Il suo nome nelle scorse settimane era stato fatto anche per la panchina del Napoli, prima che Aurelio De Laurentis scegliesse di puntare sul suo connazionale Rudi Garcia. Ieri l'allenatore di calcio francese Christophe Galtier, 56 anni, fresco di titolo francese alla guida del Paris Saint-Germain, è stato arrestato a Nizza con il figlio adottivo John Valovic. Il tecnico e il figlio sono sottoposti a un'inchiesta che li vede sospettati di discriminazione razziale, come ha ricordato il procuratore di Nizza Xavier Bonhomme. Nel corso della giornata il giovane Galtier è stato rilasciato mentre il papà è rimasto in galera.

Il provvedimento appare sproporzionato rispetto ale pur gravi accuse. A mettere nei guai Christophe i Galtier è stata una mail giunta alla dirigenza del Nizza quando, nella stagione 2021-22, era allenatore della squadra rivierasca. A spedirla era stato l'ex direttore sportivo del club Julien Fournier, che in una mail indirizzata alla dirigenza del club e poi rivelata dal gionalista indipendente Romain Molina alla radio RMC, aveva in particolare denunciato questi commenti attribuiti a Galtier: «Mi ha poi risposto che dovevo tenere conto della realtà della città e che in effetti non potevamo avere tanti neri e musulmani in squadra» e «mi ha detto del suo desiderio di cambiare in profondità la squadra, specificando anche di voler limitare il più possibile il numero dei giocatori musulmani». Sulla faccenda lo scorso aprile è stata aperta un'inchiesta preliminare per sospetta «discriminazione basata su una presunta razza o affiliazione a una religione».

Fournier ha ammesso di essere stato ascoltato il 22 maggio, rifiutandosi di aggiungere altro. Anche diversi giocatori e dirigenti del Nizza, tra cui il presidente del club Jean-Pierre Rivère e l'ex allenatore Didier Digard, sarebbero stati sentiti dagli inquirenti. Quanto a Galtier, nel corso di una conferenza stampa indetta in seguito alla fuga di notizie sull'indagine si era detto «profondamente scioccato» dalle accuse, annunciando che avrebbe sporto denuncia per diffamazione: «Sono figlio dei quartieri popolari, cresciuto nella diversità, nei valori della condivisione e del rispetto per gli altri, chiunque essi siano. Tutta la mia vita, di uomo, di calciatore o di allenatore, è stata improntata alla condivisione e al rispetto per gli altri. Non posso permettere che il mio nome e quello della mia famiglia vengano diffamati in questo modo». Il legale del tecnico, Olivier Martin, ha reso noto di aver presentato una denuncia contro lo stesso Fournier e due giornalisti per minacce e diffamazione.

Poco chiaro il ruolo di Galtier junior, figlio della compagna dell'allenatore da quest'ultimo adottato, che riveste il ruolo di consigliere del padre. Il giovane era presente al colloquio tra il padre e Fournier nel quale sarebbero state pronunciate le frasi incriminate. Il giovane è sotto inchiesta da parte della procura di Nizza anche per un'altra vicenda: avrebbe infatti esercitato abusivamente la professione di agente sportivo accrediotandosi presso Score Agencies, che rappresenta anche gli interessi del padre. Tra i giocatori nella scuderia di Score Agencies anche l'attaccante Andy Delort, di origini algerine, che giocò nel Nizza di Galtier nella stagione 2021-22, che dopo lo scoppio dello scandalo aveva difeso il tecnico con un post che ricordava come lui, africano e musulmano, fosse stato fortemente voluto dall'allenatore marsigliese.

Galtier è stato un difensore di buon livello, giocando per club di Ligue 1 come Lille, Toulouse, Nîmes e Olympique Marsiglia. Nella stagione 1997-98 vestì anche la maglia del Monza, che militava in serie B.

Da tecnico ha allenato per molti anni il Saint-Etienne e ha vinto due campionati francesi, con il Lille nel 2020-21 e con il Paris Saint-Germain nella stagione appena conclusa. Il prossimo anno non allenerà più i ricchissimi parigini-quatarioti, che saranno guidati da Luis Enrique.

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