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Il Telegraph incorona il governo Meloni

Il giornale conservatore britannico promuove Giorgia: "Fa ciò che noi sogniamo. Sorpasso italiano possibile"

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«L'Italia della Meloni sta facendo ciò che la Gran Bretagna, disperata, poteva solo sognare». Parola del Telegraph. Il quotidiano conservatore britannico guarda all'Italia e vede che sta accadendo «qualcosa di notevole».

Notevole è la crescita economica del Paese, secondo il commento, firmato da Jeremy Warner nella sezione «Business». «Una delle economie in più forte crescita del G7 dal 2019 e di gran lunga la più forte tra le principali economie europee - scrive - è, tra tutti i Paesi, l'Italia». «Considerata da molti come una delle economie più malate d'Europa, e talvolta descritta come un vero e proprio caso disperato dai commentatori anglosassoni - ricorda - l'Italia è stata particolarmente colpita dalla pandemia e dal successivo shock del caro energia, ma da allora si sta riprendendo velocemente, molto più velocemente dei suoi principali competitor». Ed eccoli, i segnali indicati dal «Telegraph». «A differenza di tutti gli altri - si legge - l'Italia sta godendo di una forte crescita pro capite, l'unica unità di misura che conta davvero». «Dopo decenni di stagnazione, il Pil reale pro capite è oggi più alto di quasi il 5% rispetto a prima della pandemia, molto più di Germania, Francia, Regno Unito e Spagna». «La rondine di due o tre anni di crescita relativamente forte non fa primavera» - premette - «serve cautela», anche perché «molti commentatori vedono nell'attuale scatto di crescita un fuoco di paglia, spiegato principalmente dalla quota eccessiva dei fondi del Pnrr che l'Italia ha ricevuto dall'Ue». Warner dà voce anche agli scettici insomma, e alle fosche previsioni secondo le quali «l'accelerazione economica dell'Italia presto si esaurirà» per tornare alla «stagnazione», ma poi espone le «ragioni per credere che questa economia, che sembrava un relitto, abbia davvero svoltato» e che possa essere «una lezione per la nostra economia in difficoltà qui nel Regno Unito». Il commento promuove le scelte della premier: ricorda che ha «cancellato il cosiddetto reddito di cittadinanza, che fungeva da deterrente per la ricerca di un lavoro», e che ha fatto «marcia indietro» sugli extra-profitti delle banche. Inoltre cita la «legittimità democratica» dell'attuale esecutivo, «a differenza di alcuni dei precedenti governi tecnocratici italiani», e spiega che Meloni affronta «un'opposizione irrimediabilmente divisa e incapace di contrastarla». Considerati i «molti punti di forza» italiani, il Telegraph ipotizza un nuovo «sorpasso» sull'economia britannica, come già nel 1987 e nel 2009. E mentre Londra ha importato l'instabilità che pareva prerogativa di Roma, l'Italia oggi è stabile. E «la stabilità di governo e la certezza delle politiche non sono tutto - conclude Warner - ma sono un elemento fondamentale».

«È strano dover ammettere che oggi l'Italia sembra averne più di noi.

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