Le vite sconvolte dei tre ragazzi diventati adulti

Dopo 18 anni chiamati a rispondere sul delitto

Le vite sconvolte dei tre ragazzi diventati adulti
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Erano studenti universitari, forse un po' annoiati dalla vita di provincia, quando l'omicidio di Chiara Poggi sconvolse Garlasco e cambiò per sempre le loro vite. Alberto, Marco e Andrea: il fidanzato diventato assassino, il fratello della vittima e il suo migliore amico, dopo 18 anni nei panni del potenziale killer di Chiara, al centro della nuova inchiesta della Procura di Pavia.

Sulla scena non c'è più solo Stasi, l'unico condannato, dieci anni di carcere già scontati. Aveva 24 anni nel 2007 quando la ragazza con cui era fidanzato da tre venne uccisa un giorno d'agosto nella sua villa di Garlasco, mentre i genitori e il fratello erano in vacanza. Da studente brillante, laureato alla Bocconi e impegnato nella magistrale, si ritrova accusato di omicidio volontario. Sui giornali è il «bocconiano dagli occhi di ghiaccio». Serio, studioso, determinato, un perbenino dalla freddezza disturbante. Oggi è uomo di 41 anni ancora detenuto nel carcere di Bollate, dal quale esce tutti i giorni per andare a lavorare come contabile in una società di gestioni finanziarie, preparandosi un futuro fuori dal carcere. Avrebbe una nuova fidanzata, Serena, un'amica di famiglia che non lo ha mai abbandonato. Il fine pena potrebbe arrivare nel 2028. Ma chissà cosa gli riservano i possibili sviluppi della nuova inchiesta che vede come protagonista Andrea Sempio. Di quattro anni più giovane, l'amico del fratello di Chiara non conosceva Stasi. Altri giri, abitudini diverse, anche se frequentavano la stessa casa dove l'allora 19enne andava per giocare al computer con Marco Poggi. Era uno degli adolescenti della comitiva il più ombroso, il più solitario. Dopo essere stato indagato, era uscito indenne dall'indagine e non si era più parlato di lui. Fino a quando la nuova inchiesta ha rimesso tutto in discussione, collocandolo sulla scena del delitto. Un terremoto per Sempio, oggi 37enne, un lavoro in un negozio di telefonia al centro commerciale di Montebello, vicino a Voghera, e l'amica di sempre, Angela Taccia, diventata la sua battagliera legale. E poi c'è Marco Poggi, il fratello di Chiara. Era in classe con Sempio alle medie e sono sempre rimasti amici. Aveva anche lui 19 anni quando sua sorella è stata massacrata.

Oggi vive a Mestre, dove lavora come impiegato e conduce una vita lontana dai riflettori. Tenace sostenitore dell'assoluta estraneità dell'amico Andrea, ora le tre telefonate che Sempio gli fece il giorno del delitto quando era in vacanza potrebbero incastrarlo.

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