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Von der Leyen a Meloni: "L'Europa è con voi", In arrivo gli euroaiuti. La premier smonta il caso "Commissario? È presto"

La presidente della Commissione Ue nelle zone alluvionate: "Una tragedia che spezza il cuore. Ma quello che avete fatto qui ha dell'incredibile". Giorgia: "In 72 ore trovati 2 miliardi e 200mila euro".

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Bologna. «L'Europa è con voi». Il premier Giorgia Meloni chiede e Ursula von der Leyen, presidente della commissione Ue, garantisce risposte. L'asse tra Italia e Unione europea per far fronte al disastro che ha colpito la Romagna è saldo. Il clima, nella sala stampa allestita al Terminal Aviazione Generale, è di concordia e collaborazione. Il presidente del Consiglio e la politica tedesca atterrano da un elicottero verso le 17. Con loro il ministro Raffaele Fitto e il governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Sono tutti reduci da sopralluogo aereo delle zone alluvionate. «Una tragedia che spezza il cuore», la definisce l'esponente del Ppe. Il premier rivendica quanto già messo in campo dall'esecutivo: «Non so quante altre volte si siano trovate in 48-72 ore 2 mld e 200 mln per fronteggiare l'emergenza. In quei 2,2 mld - specifica - c'è anche lo stanziamento di 200 mln di euro per il fondo per l'emergenza dedicato all'Emilia Romagna, che riteniamo debba servire proprio ad affrontare le situazioni più complesse». E sul meccanismo europeo di Protezione civile «hanno già offerto la loro disponibilità 9 Stati membri». «Ci sono già molti segnali concreti di solidarietà dal punto di vista europeo», osserva la Meloni. L'Europa questa volta c'è, e la presenza della von der Leyen lo certifica una volta di più. Poi dal premier un accenno sul fondo di solidarietà: «Faremo richiesta», ha detto. Ed è uno strumento focale. «Avremo bisogno di un occhio di riguardo per questa Regione anche per altri programmi e fondi». Anche perché l'esecutivo non sembra disposto a mettere in gioco i fondi del Pnrr. Il presidente del Consiglio non condivide il chiacchiericcio sulla nomina di un commissario, perché il momento presenta altre priorità: «Sono francamente molto colpita dal fatto che questo sia il dibattito che vi interessa, quando ancora si stanno celebrando i funerali delle persone» incalza, rispondendo a una domanda sul commissario, che verrà nominato «quando sarà il momento della ricostruzione». Ora è il tempo di «trovare le risorse». Dal Pd però insistono con le polemiche (peraltro in un momento di piena operatività, con migliaia di sfollati) su una scelta celere «per non perdere tempo e per utilizzare al meglio le risorse». In Emilia Romagna viene segnalato l'attivismo della vicepresidente Irene Priolo (dem) che continua a ventilare il nome di Bonaccini. Tutti i dem premono in realtà. E pure Conte spera che la von der Leyen abbia convinto la Meloni «che su queste cose occorre mettersi subito d'accordo sul nome».

Ma l'occasione di Bologna è dedicata alla vicinanza europea. La politica tedesca elenca gli interventi: «Ora lavoriamo insieme solo sulla prima emergenza, ma abbiamo parlato dell'aiuto da parte dell'Ue. Ho visto le terre devastate: per moltissimi agricoltori è un disastro. Verrà attivato il Fondo di Emergenza per l'Agricoltura. Credo che sia appropriato usare il Fondo di Solidarietà». Rassicurazioni: quelle che l'Italia e soprattutto la Romagna si aspettano. La Meloni lascia dopo la conferenza per volare a Roma, dove presiede il Consiglio dei ministri. L'esponente del Ppe riparte alla volta di Cesena, dove incontra i volontari. Prima il saluto in romagnolo: «Tin bota (tenete botta!), forza Romagna», chiosa in conferenza. Una volta arrivata, la commissaria Ue sente Piazza del Popolo intera intonare «Romagna mia». «Quello che avete fatto qui è incredibile», dichiara a caldo. «Sono commossa dagli angeli del fango». Le reazioni della sinistra alla visita della presidente di commissione sono mosse dall'ideologia: «Ribadiamo alla presidente Meloni la nostra proposta di utilizzare subito i 2,7miliardi di euro della tassa sugli extraprofitti delle multinazionali energetiche voluta da Draghi», afferma Angelo Bonelli, di AVS. Il vicepremier Antonio Tajani, in chiusura di giornata, rivendica come i rapporti con l'Ue siano «molto positivi». La visita della von der Leyen «con il presidente del Consiglio ne è la dimostrazione. Il resto sono chiacchiere». L'Europa ha promesso molto.

Ora l'Italia se lo aspetta.

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