La salma del presidente a Varsavia L'aereo dell'aeronautica militare polacca con a bordo le spoglie del presidente Lech Kaczynski, è atterrato all'aeroporto Okecie di Varsavia. Ad accogliere la bara c'erano i familiari, in prima fila il fratello gemello Jaroslaw, e le massime autorità della Polonia, fra cui il premier Donal Tusk e il presidente del Sejm (Camera), Bronislaw Komorowski. Dopo una cerimonia con gli onori militari all'aeroporto, la bara del presidente sarà trasportata nella cappella del Palazzo Presidenziale. Fra i molti rapprestanti dello Stato, familiari e amici c'era ad accogliere la bara anche il presidente del Parlamento europeo, il polacco Jerzy Buzek.
Uno dopo l'altro, in fila, familiari e alti funzionari dello Stato si sono inginocchiati davanti alla bara del presidente avvolta nella bandiera polacca, baciandola e raccogliendosi in attimi di preghiera. La prima a rendere omaggio al feretro è stata la figlia Marta, seguita dal gemello Jaroslaw. Poi una lunga processione di persone che si sono inginocchiate di fronte alla bara, baciandola: fra gli altri il premier Donal Tusk, il presidente del Sejm (Camera) Bronislaw Komorowski, che ha assunto le funzioni di capo dello Stato, e il presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek.
Una folla immensa e commossa Il corteo funebre con la bara del presidente Lech Kaczynski è arrivato al Palazzo Presidenziale nel centro storico di Varsavia, accolto da una folla immensa di polacchi giunti a dare l'ultimo saluto al loro presidente. Decine di migliaia di cittadini, una fiumana umana che ricorda solo quella vista a a Varsavia per i funerali del Papa polacco Giovanni Paolo II, sono scesi per strada per salutare le spoglie di Kaczynki. Migliaia, forse fino a 100.000 persone, sono radunate attorno al Palazzo Presidenziale, dove tutta la notte la gente ha vegliato e ha sfilato per deporre fiori e lumini in segno di lutto e dolore. Il piazzale antistante è un mare di luci, lumini, fiori e candele e i volti attorno sono attoniti e commossi. All'arrivo della salma, sono risuonate le campane delle chiese vicine e la gente ha intonato l'inno nazionale e canti religiosi lanciando fiori verso il feretro. Decine di miglia di polacchi erano allineati anche lungo tutto il percorso che dall'aeroporto ha portato la bara in città.
L'ultima telefonata al gemello, poi lo schianto Poco prima di morire, esattamente 36 minuti prima, Kaczynski ha telefonato ieri mattina dall'aereo al fratello gemello Jaroslaw. E' stata presumibilmente l'ultima telefonata della sua vita. Lo ha reso noto Adam Bielan, uno degli stretti collaboratori dell'ex premier Jaroslaw Kaczynski, in una intervista alla radio Rmf Fm. Bielan ha detto che Jaroslaw durante il colloquio con il telefono satellitare aveva chiesto al fratello se l'aereo fosse già atterrato. La sciagura è avvenuta alle 08.57 orario polacco (e italiano). Bielan ha anche riferito che la madre dei gemelli, Jadwiga, di 84 anni, ricoverata in gravi condizioni in ospedale, non è stata ancora informata della morte del figlio.
Esame delle scatole nere del Tupolev Esperti russi e polacchi hanno cominciato ad esaminare congiuntamente le scatole nere dell' aereo presidenziale polacco schiantatosi ieri a Smolensk con a bordo il presidente, Lech Kaczynski, e altre 96 persone, tutti deceduti: lo ha annunciato il ministero dei trasporti di Mosca in una nota. "Le registrazioni delle comunicazioni vocali e dei dati (delle apparecchiature di bordo) sono state consegnate a un laboratorio dove, alla presenza della parte polacca, in particolare dei rappresentanti della Procura polacca, è cominciato il lavoro di analisi", si legge nel comunicato, citato dalle agenzie russe.
I russi: esclusi guasti tecnici L'analisi delle conversazioni tra i piloti dell'aereo presidenziale polacco e i controllori di volo russi permette di escludere l'ipotesi dell'incidente causato da un problema tecnico. Lo ha dichiarato il capo della commissione d'inchiesta russa. "Abbiamo sbobinato un nastro ... La registrazione che abbiamo a disposizione conferma che non c'erano problemi tecnici con l'aereo", ha dichiarato Alexandre Bastrykin in un colloquio con il premier russo Vladimir Putin. Le immagini dell'incontro sono state diffuse dalla televisione russa. "Il pilota era stato informato delle condizioni meorologiche difficili ma ha ugualmente preso la decisione di atterrare - ha detto ancora Bastrykin - Le registrazioni della torre di controllo che abbiamo acquisito ieri confermano ciò che è stato registrato dalle scatole nere" dell'aereo precipitato.
Il Papa: sostegno all'amata Polonia Benedetto XVI é tornato anche oggi, durante la preghiera del Regina Coeli a Castelgandolfo, ad offrire il suo sostegno "all'amata Nazione Polacca" e a unirsi a quel paese nel dolore e nella preghiera. "Con profondo dolore - ha detto rivolgendosi ai pellegrini polacchi presenti - ho appreso la notizia della tragica morte del signor Lech Kaczynski, Presidente della Polonia, della moglie e delle persone che li accompagnavano. Sono periti nel viaggio a Katyn, il luogo del supplizio di migliaia di ufficiali militari polacchi assassinati settant'anni fa". "Affido tutti al misericordioso Signore della vita.
Lo faccio unendomi con i pellegrini radunati nel Santuario di Lagiewniki e con tutti i devoti della Misericordia di Dio nel mondo intero". I fedeli presenti hanno risposto con inni in polacco e sventolando bandiere con scritto 'Polski'.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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