Pop. Lodi, 11 patteggiano per il falso in bilancio, ma non Fiorani

Per l’ipotesi di falso in bilancio della vecchia Banca Popolare di Lodi per gli anni 2003 e 2004 sono undici i patteggiamenti richiesti su venticinque indagati. Ieri era l’ultimo giorno, in tribunale a Lodi, per scegliere la via della mediazione. Molti tra i coinvolti, anche chi patteggia, tramite i loro avvocati puntano il dito contro Gianpiero Fiorani come responsabile dei fatti, anch’egli tra i 25 visto che, all’epoca, ricopriva la carica di amministratore delegato della banca cooperativa. Ma lui, paradossalmente - almeno stando a quanto dicono i diretti interessati - non patteggia affatto. Ha scelto, infatti, di andare a processo (proclamandosi innocente) e contemporaneamente di potenziare la sua squadra legale ingaggiando un difensore in più. Si tratta di Cesare Cicorella, difensore di altri imputati nello stesso procedimento e già legale di Fiorani in altre sedi.

Luca Barilla, intanto, componente del consiglio d’amministrazione anche se solo per un breve periodo, ha chiesto attraverso i suoi legali il proscioglimento, in quanto risulta abbia partecipato a una sola delle sedute cui era convocato. Lo stesso ha fatto Aldino Quartieri perché nominato sindaco solo nel giorno dell’approvazione, in consiglio d’amministrazione, del pre-bilancio dell’anno 2004.

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