Per Porsche sono arrivati a 11 consecutivi gli anni in utile, particolare che ha permesso alla casa tedesca di autofinanziare il progetto Cayenne e di fare altrettanto per la Panamera, la coupé 4 porte attesa nel 2009. In cassa la liquidità è a livelli elevati: nellultimo anno finanziario (agosto 2004/luglio 2005) è cresciuta del 18,1% a 3,63 miliardi. È sulla base di queste condizioni che la piccola Porsche si è potuta permettere di diventare il primo azionista del colosso Volkswagen. Porsche, inoltre, si dichiara fautrice del «made in Germany» e lo dimostrano i 7.995 dipendenti tedeschi sugli oltre 11.800 che ha in totale nel mondo. Al vertice della produzione troviamo la Carrera Gt con motore 10 cilindri da 612 cv, di cui ne saranno sfornate 1.500 unità entro aprile. Una crescita che coinvolge lItalia, quarto mercato mondiale con una quota del 5,6% e 4.915 auto immatricolate nel 2004/2005 (più 29%). Il Cayenne è stato venduto in 2.388 esemplari, la 911 in 1.770, la Boxster in 737 e 20 sono gli esemplari della Carrera Gt usciti dalle concessionarie.
«Faremo di tutto - ha detto recentemente il presidente Wendelin Wiedeking - per ottenere forti profitti anche questanno». Nellultimo anno fiscale il margine lordo di profitto di Porsche è stato pari al 18,8%, superiore al 9% di Toyota, al 9,3% di Nissan e all8% dellaltra tedesca Bmw.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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