«Potenzieremo le corse serali e i radiobus nelle periferie»

«È emerso un modello d’impresa incapace di sostenere la capacità di investimento, con un vecchio piano industriale orientato a un deficit di 82 milioni di euro e con una soddisfazione del cliente che, negli ultimi cinque anni non è mai stata in linea con le aspettative». Sintesi dell’Atm di ieri, quella governata dal direttore generale Roberto Massetti, che secondo Elio Catania spiegherebbe quindi la necessità di dare corpo e sostanza a una «svolta necessaria» per affrontare il futuro dell’azienda di foro Bonaparte.
«Svolta» che, chiosa Manfredi Palmeri, presidente del consiglio comunale, «merita fiducia»: «Ma il nuovo piano Atm va approfondito. Si avvicina alle esigenze espresse dal cliente-cittadino e recepisce le indicazioni: aspettiamo che siano attuate». E se Palmeri avverte che «il piano sarà illustrato entro un mese in commissione Trasporti», il neo presidente e amministratore delegato di Atm concretizza il piano industriale della «svolta» in quattro fattori critici oltre a quello della sicurezza: puntualità e frequenza, comfort e informazione.
«Tra gli interventi previsti sul fronte della puntualità e frequenza merita attenzione la scelta di eliminare il 70 per cento dei tram “lunghi” dal centro città - saranno utilizzati sulle tratte dei pendolari - ed estendere l’orario di punta pomeridiano-serale fino alle 20.30» preannuncia Catania. Ma l’ex manager delle Ferrovie dello Stato avverte i milanesi che «sarà potenziato anche il servizio di radiobus in periferia - con 50 nuovi mezzi - e che aumenterà l’intervento delle task force con capacità sanzionatorie per chi intralcia i mezzi pubblici». Scelte di riorganizzazione che hanno come obiettivo quello di portare «l’indice di puntualità ovvero il tempo di attesa sotto la pensilina dall’attuale 65 all’85 per cento» e che coinvolgono pure il metrò linea uno (rossa) dove l’intervallo tra «una corsa e l’altra scenderà da 120 a 90 secondi».


Naturalmente, spiega Catania, «bisogna migliorare il comfort a bordo dei mezzi» e, quindi, si provvederà «a climatizzare il 92 per cento dei mezzi, contro l’attuale 65 per cento». Priorità aria condizionata che, tra l’altro, riguarda anche i filobus della circonvallazione 90-91.

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