Precipita per cinque piani allinterno dellascensore impazzito dello stabile di via Millelire 10. Ma i sistemi di sicurezza hanno funzionato e la vittima, una ragazzina di 15 anni se lè cavata solo con tanta paura.
«Erano quasi le 19 - racconta ora il compagno della madre, Dante Procopio - abbiamo deciso di cenare con una pizza e abbiamo mandato Anna sotto casa a prenderle». Mamma Tatiana, 36 anni e la figlia Anna, sono ucraine. La ragazza è in Italia da un paio di settimane quasi, al termine di un delicato procedimento di ricongiungimento con mamma e non ancora bene conosce la nostra lingua.
«Per questo - aggiunge Procopio - ho scritto le ordinazioni su un biglietto e le ho dato un cellulare con già inserito il numero di casa, avesse avuto dei problemi». La piccola esce e dopo pochi secondi da casa sentono distintamente un tonfo. Il tempo di chiedersi cosa sia successo e suona il telefono. È Anna in lacrime che continua a ripetere solo «ascensore, ascensore». Dante e Tatiana, con la loro ultimogenita di due anni e mezzo, scendono lungo le scale, fino al pianterreno dove il montacarichi spunta per appena un metro.
«Abbiamo chiamato i soccorsi e nel giro di cinque minuti sul posto cerano già lambulanza e i vigili del fuoco. I pompieri hanno aperto le porte e fatto scivolare fuori Anna».
Che ovviamente è a dir poco terrorizzata: un volto di una quindicina di metri non è uno scherzo. La ragazzina accusa dolori a gambe, schiena e capo, probabilmente gli scossoni e il colpo di frusta riportato nell«atterraggio». Viene portata al San Carlo dove è visitata, ma le sue condizioni non destano preoccupazione.
«Un vero incubo, è appena arrivata e abbiamo rischiato di perderla per un banale incidente. Tutta colpa di quel maledetto ascensore sempre rotto». Anche se almeno il sistema di sicurezza, questa volta, ha per fortuna funzionato.
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