Il prefetto: «Una task force per ricoverare i senzatetto»

Il prefetto: «Una task force per ricoverare i senzatetto»

Una squadra di emergenza, che giri la città durante il giorno e convinca i clochard ad accettare un posto caldo dove trascorrere le notti più fredde. «Questi episodi sono una tragedia», ammette il prefetto Gian Valerio Lombardi, pensando ai sei barboni che in venti giorni hanno perso la vita a causa delle temperature troppo rigide. Dunque, «se il problema persiste pensiamo anche con il sindaco ad una task force di volontari e operatori sociali, che vada a cercare i senzatetto e li persuada a farsi aiutare». Non ha accuse da muovere al piano messo in campo dal Comune, anzi: «Nei dormitori ci sono ancora 70 posti liberi, ha offerto una buona capacità ricettiva». Il problema, «sta proprio nel fatto che molti senzatetto rifiutano l’accoglienza». Difficile seguire la strada del trattamento sanitario obbligatorio che aveva proposto l’assessore alle Politiche sociali Mariolina Moioli. «Il Tso si fa ai matti, e queste persone non lo sono, non possiamo obbligarle», afferma il prefetto. Anche l’ipotesi di tenere aperti i mezzanini «presenta molte criticità, potremmo prenderla in considerazione in extrema ratio se non ci fossero posti liberi nei dormitori, ma così non è. E tenere aperta di notte la metropolitana ha problemi di sicurezza». Vista l’emergenza, le strutture di accoglienza in questi giorni non chiedono documenti. E chi ha paura che gli vengano rubate le poche cose che ha «non deve preoccuparsi, può lasciare in custodia all’ingresso». Ma «c’è un’avversione mentale da parte di alcuni ad accettare questa sistemazione».
La squadra proposta dal prefetto, fa presente l’assessore Moioli, in pratica già esiste: «Sono le unità mobili diurne che operano dal primo gennaio, ma dalle 7 alle 11 e durante il resto del giorno solo su chiamata. Siamo d’accordo con lui e ci stiamo organizzando per essere più presenti anche nel pomeriggio». Da ieri sera il Comune ha aperto tre tendopoli riscaldate, al Monumentale (con la Croce Rossa), all’Arco della pace e in Centrale (con la protezione civile). Arriva anche il supporto della Regione.

L’assessore Stefano Maullu ha offerto al Comune «i volontari della protezione civile, una cucina da campo per i pasti caldi, un’ambulanza e un’auto medica per le visite urgenti». La Provincia attacca invece il piano freddo («è fallito»). Soluzione: offre ai City Angels un camper contro l’emergenza freddo.

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