Il premio che «Strega» in anteprima Milano

Dopo Roma si trova qui il maggior numero dei giurati

Francesca Amé

La società letteraria ha i suoi riti. Uno di questi è il premio Strega, organizzato dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in collaborazione con il liquore che dà nome al celebre riconoscimento. I giurati - i quattrocento «Amici della Domenica» - hanno scelto come di consueto ai primi di giugno la cinquina finalista e la prossima settimana, giovedì 6 luglio, in una serata romana al Ninfeo di Villa Giulia, ci sarà la premiazione del vincitore. Milano si ritaglia un piccolo spazio per sé e anticipa l'incontro con i cinque scrittori che si contendono il premio, ripetendo il felice esperimento fatto lo scorso anno. Organizzano il tutto la Fondazione Bellonci e Progetto Italia Telecom che hanno invitato i finalisti Sergio De Santis, Pietro Grossi, Massimiliano Palmese, Rossana Rossanda e Sandro Veronesi a una chiacchierata pubblica inframmezzata dalla lettura di alcune pagine dei loro romanzi. A conversare con loro ci penserà Andrea Kerbaker, amministratore delegato di Progetto Italia Telecom, scrittore e - come tiene subito a precisare - «appassionato Amico della Domenica, indipendente da qualsiasi ordine di scuderia». Manca giusto una settimana e gli addetti ai lavori dell'industria culturale sanno bene che la lotta per le preferenze non è ancora terminata: vincerà il super-favorito Sandro Veronesi, con il suo intimistico romanzo «Caos Calmo», edito da Bompiani, o «La ragazza del secolo scorso», alias la giornalista Rossana Rossanda, di casa Einaudi? E se il premio avesse una volta tanto un guizzo di originalità e andasse al valido esordiente Pietro Grossi, il cui «Pugni», edito da Sellerio, è molto piaciuto ai critici? Fuori gara, salvo clamorose sorprese, sembrano invece Sergio De Santis («Cronache dalla città dei crolli», Avagliano) e Massimiliano Palmese con «L'amante proibita», edito da Newton Compton. In attesa del verdetto, Kerbaker pregusta una serata «che omaggi il nutrito pubblico milanese dei lettori». «Ci è parso giusto - ha continuato - che i finalisti passassero anche da Milano, la città che dopo Roma conta il maggior numero di Amici della Domenica ossia di scrittori, intellettuali, esperti di editoria chiamati ogni anno alla votazione dello Strega».
Il menù di stasera sarà semplice: un quarto d'ora per ogni autore, in rigoroso ordine alfabetico, con una breve presentazione, qualche domanda e la lettura pubblica di un passaggio significativo del libro finalista. Invidie, tensioni? «Non direi - commenta Kerbaker - Ad eccezione di Veronesi e Rossanda, gli altri autori non sono abituati a manifestazioni pubbliche e sono ben disposti verso questo evento». Il 60º dello Strega sarà un compleanno all'insegna degli esordienti (o quasi) come Pietro Grossi e Sergio De Santis ed è a suo modo neofita Rossana Rossanda, che si è cimentata con la letteratura, anzi con l'autobiografia, abbandonando per un attimo il taccuino da giornalista. Mentre c'è da scommettere che Sandro Veronesi riceverà la sua dose di consensi meneghini.


Meno scenografica della grande kermesse romana, quella di questa sera promette di trasformarsi in una piacevole abitudine: l'anteprima milanese è infatti un assaggio corposo ma senza gli eccessi del convivio finale. Al pubblico è data la possibilità di gustare (e applaudire) la bevanda più saporita: in tempi di proliferazione di premi, la mitica scritta rossa dello «Strega» appare come la più rassicurante.

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