Lappuntamento, il pusher, lo dava fuori dal supermercato. I clienti arrivavano, scambiavano qualche parola, poi entravano con lo spacciatore. Pochi minuti, ed erano di nuovo fuori. Una scena che si ripeteva più volte al giorno. Fino allarresto. I carabinieri del Nucleo operativo di Porta Magenta che lo hanno ammanettato si sono trovati di fronte a una scena al limite del surreale. Luomo stava pesando delleroina da vendere a un cliente sulla bilancia per la frutta del market.
Davanti al giudice per le direttissime, che ieri ha convalidato la misura cautelare, è finito S. E., marocchino di 30 anni, già pregiudicato per spaccio di stupefacenti. Larresto in flagranza di reato è stato eseguito lunedì, intorno alle 18.15 allinterno del supermercato di piazza Angilberto II. Da tempo i militari stavano pedinando il nordafricano, che spacciava nella vicina piazzale Ferrara, in zona Corvetto. Sulla bilancia del negozio hanno trovato 12 grammi di eroina, che sono stati sequestrati.
E, pare, la dinamica si sarebbe ripetuta anche con gli altri clienti. Prima il contatto telefonico, con cui accordarsi sulla quantità di droga e sul prezzo. Poi lincontro in piazza Ferrara. Forse troppo frequentata per uno spaccio «tranquillo». Quindi, lo spostamento nella vicina piazza Angilberto. E, chissà, di fronte a qualche cliente malfidato, S. E. decide di andare alla verifica del peso. Pusher e acquirente entrano nel supermercato, vanno nel reparto «fai da te», e tra pomodori-cipolle-melanzane-arance, mettono sulla bilancia la dose pattuita.
Resta da capire se per pesare delleroina sia sufficiente la precisione di uno strumento tarato per frutta, verdura e ortaggi, ma tantè. Nel caso di un «carico» abbondante, si può sempre contare sulla consolidata formula del salumiere: «Che faccio, lascio?».
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