Gli ibridi plug-in rappresentano un tipo di auto affascinante che offre allutente il meglio delle propulsioni elettriche e tradizionali: consumo di carburante estremamente basso come i livelli di anidride carbonica, insieme a lunghe distanze percorribili e prestazioni elevate.
Partendo da tale presupposto la casa svedese Volvo ha sviluppato questo tipo di propulsione, della quale proporrà le prime realizzazioni entro il 2012. La strada scelta per sviluppare, in tempi brevi e in maniera consona agli standard del marchio svedese, queste vetture ha indirizzato la Volvo verso lelettrificazione di modelli già esistenti.
Ne è un esempio la C30 Electric della quale parliamo in questa pagina. Il motivo che ha spinto in questa direzione è individuabile nel fatto che limpiego di pianali già esistenti e collaudati, di parti di carrozzeria già sviluppate e di motorizzazioni già testate permette di guadagnare tempo e, contestualmente, di evitare investimenti che vanno al di là di quelli previsti per la definizione del sistema propulsivo. Questa strategia, quindi, alla fine consente non solo di ridurre i tempi di progettazione, sviluppo e collaudo, ma anche di contenere, per quanto possibile, il costo finale della vettura. Un fattore, ovviamente, già non trascurabile in partenza, ma che nel caso delle vetture elettriche e ibride assume ulteriore rilievo in quanto il costo delle batterie, sebbene inferiore a quello di qualche tempo fa, è ancora piuttosto elevato e di conseguenza ha unincidenza di un certo peso sul prezzo della vettura. Di conseguenza, il risparmio che si consegue sul «packaging» della vettura consente di ottimizzare linvestimento verso le innovative soluzioni richieste per sviluppare unauto ibrida.
Prevale la soluzione plug-in, comoda e sicuramente più abbordabile
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