Prevenzione e diagnosi precoce contro il carcinoma al colon: colonscopia per chi è a rischio

Prevenzione e diagnosi precoce in caso di insorgenza della patologia tumorale sono le armi più efficaci per vincere la battaglia per la vita. Soprattutto se si tratta di tumori come il carcinoma al colon retto che si piazza al secondo posto, dopo quello ai polmoni negli uomini, e alla mammella per le donne, per incidenza e mortalità. I numeri, purtroppo, lo confermano: ogni anno sono 35mila, nel dettaglio, i tumori diagnosticati a livello nazionale, ben duemila i cittadini del Lazio che ne sono affetti. Cifre snocciolate, ieri, dall’Amoc (associazione malati oncologici colon retto) presso la sede del consiglio regionale in via Poli. Obiettivo dell’associazione, che opera all’interno dell’istituto Regina Elena, diffondere in maniera capillare sul territorio la cultura della prevenzione, attraverso una campagna di sensibilizzazione. «Che ha già coinvolto con l’affissione di appositi poster sull’iniziativa - ha spiegato Roberta Letizia, presidente della onlus - ben 500 autobus dell’Atac e tutte le stazioni della metropolitana romana. La nostra missione è fare in modo che il maggior numero di soggetti sopra i 50 anni di età, sani o a rischio di neoplasie colon-rettali per familiarità, si sottoponga a colonscopia». Parere condiviso dal dirigente medico di primo livello del Regina Elena, Carlo Garufi: «Questo esame endoscopico consente di individuare e rimuovere le formazioni precancerose, meglio note come polipi. Riducendo - ha sottolineato l’oncologo - la mortalità per cancro colorettale». A sposare la campagna sulla prevenzione, anche il presidente regionale della commissione Sanità, Luigi Canali: «I diritti alla persona devono avere la centralità.

Ragione per la quale la Regione si impegnerà con uno stanziamento pari a 50mila euro a sostenere le prossime iniziative dell’Amoc. La prevenzione è, infatti, la prestazione principe rivolta alle persone, nonché uno strumento efficace per contenere i costi, tagliando la spesa sanitaria».

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