Assegno unico Inps, come funziona e i ritardi a maggio

A marzo 2023 le domande sono state più di 87mila. Sono quasi 300mila coloro che ricevono anche il reddito di cittadinanza

Assegno unico Inps, come funziona e i ritardi a maggio
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Sono diverse le segnalazioni da parte delle famiglie che non hanno ancora ricevuto il pagamento della quota di maggio riferita all’Assegno unico. I ritardi accumulati da parte dell’Inps hanno creato problemi e l’Istituto ha spiegato che la questione è causata dai conguagli che rallentano il lavoro. Di conseguenza, non tutte le pratiche sono state evase in tempo.

L’osservatorio Inps

È stato pubblicato il 9 maggio un osservatorio statistico firmato Inps dedicato all’assegno unico e universale nel mese di aprile. I dati riguardano le domande che sono state presentate a partire dall’1 gennaio 2022 e i pagamenti effettuati da marzo 2022 a marzo 2023. Martedì 23 maggio l’Istituto di previdenza ha provveduto al versamento nei confronti di chi ha fatto richiesta entro il mese di febbraio 2023. L’importo verrà ricevuto prossimamente anche a chi ha chiesto il sussidio da marzo 2023, in questo mese le domande sono state 87.370.

Le cause

L’Istituto afferma in una nota: “Per l’erogazione di alcuni assegni unici per il mese di maggio si sono verificati dei differimenti per la quasi totalità legati all’effettuazione di un’operazione centralizzata che dovrà determinare il conguaglio positivo o negativo spettante". Le situazioni che avrebbero causato il ritardo riguardano la tardiva presentazione dell’ISEE, il calcolo della settima e ottava mensilità, le nuove nascite, le rettifiche di ISEE già presentati e il recupero delle maggiorazioni non spettanti. Queste casistiche richiedono un maggiore controllo da parte dell’Istituto.

Le cifre

Coloro che sono stati pagati sono 5.498.113 e il numero dei figli ammonta a 8.689.158. Analizzando i dati per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2023, il 37,6% dei figli, per i quali viene richiesto il sussidio, si trova al Nord. Al Sud notiamo invece numeri più alti, ovvero il 44,4% dei figli dei richiedenti. Per quanto riguarda il Centro la percentuale ammonta al 17,9%. Mediamente l’importo mensile dell’anno corrente è di 249 euro e 157 euro mensili per ogni figlio.

Reddito e assegno unico

Per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza l’integrazione per nucleo è di 193 euro al mese e la

cifra media versata per ogni figlio è di 115 euro. Infine sono 297.620 le persone che ricevono entrambi i sussidi e i figli sono 498.899. La spesa totale per questa categoria di percettori ammonta a 57,7 milioni di euro.

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