
Da oggi, 10 settembre, prende ufficialmente il via la nuova edizione della Social card “Dedicata a te”, lo strumento anti-povertà alimentare destinato alle famiglie a basso reddito. L’Inps ha reso disponibili dalle ore 14 le liste dei beneficiari, a cui potranno accedere i Comuni attraverso l’applicativo web dedicato. Gli enti locali avranno tempo fino alle 14 del 9 ottobre per consolidare i dati, scadenza che coincide con la chiusura della piattaforma.
Chi può accedere e come funziona
Il contributo è riservato ai nuclei familiari residenti in Italia con Isee non superiore a 15 mila euro. Il beneficio ammonta a 500 euro a famiglia, erogati tramite carte elettroniche prepagate fornite da Poste Italiane e ritirabili presso gli uffici postali abilitati. La misura si conferma così uno degli strumenti più immediati di sostegno diretto alle fasce fragili della popolazione. La card consente di acquistare esclusivamente beni alimentari di prima necessità, restano escluse le bevande alcoliche. In più, gli esercizi commerciali convenzionati applicheranno sconti aggiuntivi ai titolari della card, incrementando ulteriormente il valore reale del contributo.
Le novità del 2025
Quest’anno la dotazione del Fondo Alimentare è stata rafforzata di 500 milioni di euro, con l’obiettivo di coprire un numero maggiore di famiglie e contrastare l’impatto del caro-prezzi. Secondo le ultime stime, la misura potrebbe raggiungere oltre un milione di nuclei familiari, garantendo un sostegno diretto in un periodo in cui l’inflazione alimentare continua a incidere sui bilanci domestici.
Il ruolo dei Comuni e dell’Inps
La gestione operativa passa attraverso i Comuni, chiamati a consolidare le liste e a garantire la corretta distribuzione delle carte.
Per accedere all’applicativo web, gli operatori comunali devono essere abilitati: chi lo era già negli anni precedenti non dovrà ripetere la procedura, mentre le nuove richieste dovranno essere inviate via PEC alle strutture territoriali dell’Inps. L’Istituto ha assicurato la massima priorità nell’evasione delle domande di abilitazione, in modo da non rallentare il calendario.