Allarme sicurezza, il Comune è pronto fare la sua parte. «Limpianto di telecamere va rifatto? I soldi si troveranno». Parola del vicesindaco Riccardo De Corato che non ha dubbi dopo le polemiche di questi giorni sulle misure antiterrorismo da adottare lungo le linee della metropolitana e sui mezzi pubblici di superficie. Interventi complessi e soprattutto molto costosi, come dichiarato ieri dai vertici dellAtm al Giornale. Costi che si aggirerebbero intorno ai 5 milioni di euro. «Per trasformare le telecamere e far sì che registrino tutte in automatico - spiegano - bisogna rifare totalmente limpianto che corre lungo tutte le linee di esercizio. Gli operai dovrebbero quindi lavorare solo di notte ed essere pagati il doppio. Per programmare, appaltare, finanziare e realizzare il progetto abbiamo bisogno di finanziamenti da Palazzo Marino e dal Viminale».
«Siamo pronti ad aiutarli - assicura De Corato -. Quelle per la sicurezza dei milanesi sono spese fondamentali, necessarie. I soldi li troveremo. Ne abbiamo stanziati tanti per altre necessità dellAtm, troveremo anche questi». Parole in linea con quanto afferma lAtm, ovvero che finora si è preferito «dare la priorità allacquisto di treni, piuttosto che di nuove telecamere». Ma erano altri tempi e con lirrompere del terrorismo internazionale Milano è finita nel mirino. Indispensabile un rapido cambio di mentalità. «Certo le telecamere così come sono servono a ben poco. Limportante - bada come sempre al sodo De Corato - è che ora Atm ci presenti un progetto di rifacimento dellimpianto di videosorveglianza.
Impegno preso anche dallassessore alla sicurezza Guido Manca, già al lavoro per capire come poter accelerare tempi e procedure.