La proposta De Corato: «Chiudere le ditte che sfruttano gli immigrati»

Chiudere le imprese che utilizzano lavoratori stranieri irregolari. La proposta arriva dal vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. Nel corso dell’incontro a Palazzo Marino per presentare i dati del 2009 sull’attività della Polizia Locale, parlando dei controlli effettuati nei cantieri ha spiegato: «C’è una brutta pratica, assai diffusa, di assoldare lavoratori in nero clandestini, prevalentemente egiziani». Riferendosi poi alla proposta del Ministro francese del lavoro Xavier Darcos di chiudere le aziende con forza lavoro illegale De Corato ha aggiunto: «È un’idea che il governo italiano dovrebbe rilanciare e, se non lo farà, io stesso avanzerò come deputato una proposta di legge in questa direzione». Il vicesindaco ha inoltre ricordato che il nucleo dei vigili urbani preposto alla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro, solo nel 2009 ha ispezionato 345 cantieri e nove di questi sono stati sequestrati proprio perché è stato scoperto l’impiego al nero di immigrati irregolari.
Dal problema dell’illegalità del lavoro, a quella della criminalità straniera. «Su 5mila e 569 denunce e arresti effettuati dalla Polizia locale - spiega infatti De Corato - 3mila e 405 sono a carico di stranieri. Dunque il 15% della popolazione residente (199 mila su 1,3 milioni) è responsabile del 61% dei reati. Questo è lo scenario di Milano.

E la positiva azione di contrasto si è svolta anche nei confronti dei clandestini fotosegnalati passati dai 1013 del 2008 ai 1812 ovvero da una media di tre a cinque fermati al giorno».
Ieri, infine, si è tenuto in piazza San Babila un presidio indetto da Cgil, Cisl e Uil per «esprimere la nostra solidarietà con i lavoratori immigrati cacciati da Rosarno».

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