Gli operai della Innse «hanno vinto la battaglia». Legittimamente lo rivendica uno degli «eroi» di via Rubattino, Roberto Giudici. Così due consiglieri comunali di Milano, Giovanni Colombo del Pd e Basilio Rizzo della lista Fo, propongono di assegnare ai cinque operai protagonisti della protesta lAmbrogino doro. E la proposta è condivisa dal presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri.
Intanto emergono nuovi particolari sulla trattativa fra Genta e i Camozzi: era sul binario giusto ma ha rischiato di saltare a un passo dal traguardo. Dietro il successo del negoziato, coordinato dal prefetto Lombardi e agevolato da Roma ci sarebbe lo «zampino» della Provincia. Lo rivela il legale di Silvano Genta, Giambattista Lomartire, che ha scritto al presidente Guido Podestà ringraziandolo per il suo ruolo «fondamentale nel salvataggio della Innse». «Alla mezzanotte - si legge - una cospicua differenza ancora separava le aspettative economiche del mio cliente dallofferta di acquisto presentata dal cavaliere Attilio Camozzi. A questo punto il prefetto ha contattato Podestà. Ed è stato il presidente della Provincia a evitare che la trattativa saltasse allultimo miglio». Palazzo Isimbardi ha dato la sua disponibilità a coprire con risorse destinate alla riqualificazione professionale dei lavoratori un terzo del divario rimasto tra domanda e offerta. «Molto contento» del successo si è detto Lombardi, perché «unazienda storica» è stata salvata «in un momento di difficoltà economica» e perché «questo accordo può essere desempio per altre realtà», anche se «più della protesta» - ha osservato - conta laver trovato «un compratore serio e appassionato».
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