Letteratura

Quando Umberto Eco faceva "Sesso in chiesa"

Era il Sacro Graal - per stare al simbolismo medievale - del culto echiano, quella particolare forma di religione editoriale che celebra vita e opera di Umberto Eco

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Era il Sacro Graal - per stare al simbolismo medievale - del culto echiano, quella particolare forma di religione editoriale che celebra vita e opera di Umberto Eco. Ed è stato trovato.

Ormai era diventata una leggenda bibliofila. Molti ne parlavano e lo stesso professor Eco la inseguiva: una copia dell'edizione pirata del Nome della rosa, in arabo, il cui titolo, si vociferava, era stato tradotto in qualcosa di simile a Sesso in convento (sebbene la storia si svolga tecnicamente in un'abbazia e di sesso si parli in una pagina su 442). Eco dichiarò più volte di aver visto su una bancarella, al Cairo, una copia del libro, ma che se l'era lasciata sfuggire. Poi, più niente. Avrebbe voluto averla, fosse solo per completare il personalissimo archivio che contiene l'intera fenomenologia del suo romanzo più famoso da 50 milioni di copie vendute nel mondo, di cui 7 milioni in Italia: traduzioni in oltre cinquanta Paesi, compresa una versione in vietnamita con in copertina i volti di Sean Connery e Christian Slater; il film di Jean-Jacques Annaud del 1986, una miniserie tv Rai nel 2019 con John Turturro e Rupert Everett, l'onore di esser inserito da Le Monde nel 1999 tra «I 100 libri del secolo» e, appunto, l'introvabile edizione fantasma, araba e sexy, del romanzo.

Bene. A 43 anni dall'uscita del bestseller, e dopo almeno dieci di ricerche, il «cacciatore di libri» Simone Berni ha trovato la sacra copia (e ne dà conto, da oggi, sul suo blog www.cacciatoredilibri.com). Dopo lunghi monitoraggi incrociati Simone Berni, tempo fa, ha notato su un sito arabo, associata al nome di Umberto Eco, una strana copertina, con una chiesa nella parte bassa e un volto di donna dall'aria ammiccante in quella alta; a quel punto ha contattato una sua referente in Egitto, la quale dopo qualche giorno ha scovato una copia del volume (l'unica disponibile) nel deposito di una libreria specializzata in edizioni straniere. Il romanzo non s'intitola Sesso in convento (o nel monastero) come credeva Eco, ma Sesso in chiesa (!), apparve sul mercato nel 1998 e non solo fu stampato senza alcun accordo con l'editore Bompiani, ma piratando la traduzione, l'unica accreditata in arabo, del tunisino Ahmed Somai uscita in Tunisia, nel 1991.

A Umberto Eco il libro sarebbe comunque piaciuto.

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