Quel gioiello storico in cerca di restauro

L a vendita di Casa Pecori a Caslino d’Erba resta una questione irrisolta. Dopo un primo bando d’asta andato a vuoto, il prossimo lunedì scadrà anche il secondo, che preoccupa e fa discutere parte della cittadinanza. L'edificio, donato al Comune nel 1985 dalla nobile Angelina Colombo Pecori, è un palazzo carico di storia divenuto bene culturale poiché possiede sale e affreschi prestigiosi. Da circa 5 anni Ca’ Pecori è in vendita poiché il Comune non ha capacità economica tale da permettersi il recupero dell’immobile. L’investimento stimato è superiore al mezzo milione di euro, cui aggiungere almeno altri tre per il successivo recupero.
Dopo i sopralluoghi e i tentativi d’acquisto del FAI, il Fondo ambientale italiano, e dell’Ordine dei Templari non andati a buon fine, a causa delle spese troppo elevate, è arrivata la proposta della Fondazione romena «Tutto per le persone». Lo scopo di quest’ultima è quello di creare un centro internazionale di accoglienza per i bambini che possiedono un alto quoziente intellettivo e si trovano in grave disagio sociale.
Alcuni consiglieri comunali della Lista Civica chiedono al sindaco di riflettere su questa decisione, che fa parecchio discutere. Innanzitutto l’interesse di questa associazione potrebbe far scemare l’alienazione di alcuni ambienti del palazzo considerati più prestigiosi e meritevoli di rimanere proprietà comunale.

Inoltre i consiglieri domandano: come si intende assicurare la fruibilità degli spazi da parte dei cittadini? E come si pensa di assicurare il controllo dei lavori di restauro?
La speranza è quella di trovare una soluzione per la salvaguardia e la valorizzazione di questo palazzo senza snaturarne la sua ricchezza, propria del territorio e dei suoi abitanti, ribadendo comunque una ferma contrarietà alla vendita.

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