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«Questa sera si recita a soggetto» sul palco di piazza Sant’Agostino

Allo spegnersi delle luci in sala accade un che di strano e inafferrabile che spiazza lo stesso Regista, il quale, subito, riafferma il suo primato su tutto e su tutti: è lui il solo responsabile dell'insolito spettacolo cui il pubblico assisterà. Comincia così «Questa sera si recita a soggetto», il secondo spettacolo del 44° Festival di Borgio Verezzi stasera in piazza Sant'Agostino (alle 21.30, repliche il 15 e il 16) un altro classico, in «prima nazionale», questa volta di Luigi Pirandello. Ne sono protagonisti gli attori della Compagnia Gank di Genova: Alberto Giusta (Hinkfuss), Davide Lorino (Verri), Massimo Brizi (Sampognetta), Mariella Speranza (Ignazia), Alessia Giuliani (Mommina), Cristina Pasino (Chanteuse), Alex Sassatelli (Pomarici, avventore principale), Barbara Alesse (Totina), Ernesta Argira (Nenè), Manuel Zicarelli (Sarelli, un avventore, giovane attore di Borgio Verezzi che in questa serata recita «a casa»), Carlo Sciaccaluga (Pometti, un avventore).
Il regista ha deciso come far procedere il racconto; ha stabilito le azioni e gli effetti mentre gli attori devono recitare senza un testo scritto. È questa la novità! Questa sera: si recita a soggetto! Quali siano i meccanismi di siffatta recita, gli attori non lo sanno; annaspano, si prodigano. Arrivano persino a non avere più un'identità certa: sono l'attore o il personaggio che interpretano? Il Regista allora dice, sgomento: «Questo non me lo sarei davvero aspettato: che gli attori dovessero sentirsi personaggi». Lo scontro è inevitabile: egli non vuole rinunciare alle sue trovate sceniche; gli attori pretendono, invece, totale libertà per essere veramente i personaggi che interpretano. A questo s'intreccia una storia di gelosia e della più tremenda, perché irrimediabile; sullo sfondo la Sicilia e la sua «clausura». Un testo coraggioso poiché propone di rinunciare all'autore in favore della vita.

Come? In un gioco di teatro nel teatro in cui vertiginosamente si passa dal tono della commedia al tono del melodramma per, infine, sfiorare la tragedia. Oltre alla regia di Alberto Giusta, le scene e costumi sono di Laura Benzi, le luci di Sandro Sussi Biglietto intero 24 euro, ridotto 21

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