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2 giugno, il messaggio di Mattarella: "Fare rete per superare le crisi"

Il capo dello Stato ha inviato un messaggio ai Prefetti d'Italia in occasione della Festa della Repubblica: "La Costituzione è un riferimento sicuro che garantisce la libertà e definisce diritti e doveri"

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"Desidero esprimere la riconoscenza della Repubblica per il prezioso contributo che offrite, nei diversi contesti territoriali, alla concreta attuazione dei valori costituzionali di libertà, eguaglianza e solidarietà". Così Sergio Mattarella si è rivolto ai Prefetti d'Italia, a cui ha inviato un messaggio in occasione del 2 giugno. Il capo dello Stato per la Festa della Repubblica ha voluto orientare il suo discorso proprio a loro affinché se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale nella ricorrenza.

Mattarella ha rivolto il saluto a chi ricopre pubbliche responsabilità, espressioni della società civile, cittadini che celebrano la Festa della Repubblica nel 77esimo anniversario della scelta operata dal popolo italiano "all'insegna del rinnovamento della democrazia". Un appuntamento che coincide anche con i 75 anni dall'entrata in vigore della Costituzione, "riferimento sicuro, Carta fondamentale che garantisce la libertà e definisce diritti e doveri nella nostra comunità".

Il presidente della Repubblica ha parlato dello spirito di grande collaborazione emerso in occasione dell'alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna e i territori della Toscana e delle Marche: a tal proposito ha ringraziato i Prefetti che - con l'ausilio degli enti regionali e provinciali, dei sindaci, delle forze dell'ordine e del mondo del volontariato - "hanno dato testimonianza della vicinanza solidale e operosa delle istituzioni ai bisogni e al dolore delle persone e delle comunità".

Per Mattarella è fondamentale affermare il principio secondo cui la capacità di guardare oltre l'emergenza sia il vero strumento attraverso cui fornire risposte efficaci per andare incontro alle esigenze dei cittadini: "È il fare rete tra Stato, autonomie locali, istituzioni e componenti della società civile che consente di affrontare e superare le sfide e le crisi".

Il binomio tra visione condivisa e abilità di un lavoro coordinato risulta essere l'ingrediente vincente. Senza ovviamente dimenticare la disponibilità a "operare concordemente per un efficace utilizzo delle risorse disponibili": su questo punto ha fatto riferimento a quelle messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) "in una logica di orizzonte ampio".

Il presidente della Repubblica ha citato fattori di grande rilievo, dalla vicinanza alle fasce più fragili della popolazione ai fenomeni di degrado passando per le situazioni di marginalità: una serie di temi "che interpella le Prefetture, con effetti positivi sulla coesione sociale e la sicurezza delle comunità". Inoltre ha indicato la mediazione sociale, l'ascolto e il dialogo con tutti gli attori come elementi essenziali "per affrontare la questione del lavoro oggi, per l'affermazione della legalità, nel contrasto a ogni forma di sfruttamento, assicurando ogni sforzo per elevare la sicurezza delle condizioni lavorative".

Ha parlato anche di "compito di impulso" per quanto riguarda Prefetture, Uffici territoriali e governo. Un alveo in cui rientrato la realizzazione dei principi "di buon andamento e di imparzialità", cercando sempre di favorire "la cooperazione burocratica e il funzionamento degli apparati pubblici".

"Auguri di buon lavoro", è stata la conclusione con cui Mattarella ha ringraziato i Prefetti e tutti coloro che si adoperano a servizio del bene comune.

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