Stavolta si cambia. Il dialogo tra genitori e figli è sempre stato lastricato di scontri o incomprensioni. Adesso per la prima volta c'è una «mescolanza» generazionale che si rivela non solo nella musica o nell'arte in generale e le generazioni possono comunicare, svelarsi, chiarirsi mantenendo ciascuna la propria identità.
Perciò il podcast di Alessia Lanza (foto) diventa una tappa importante di questo dialogo. Si intitola Mille pare (è da poco disponibile su OnePodcast, sulle piattaforme streaming e su Insprigin Women), si allunga per dieci puntate e ha uno scopo chiarissimo e decisivo: affrontare e spiegare le «pare» della Generazione Z, ossia le paure, le paranoie, le fobie, le ansie che avvolgono l'esistenza delle ragazze e dei ragazzi nati tra il 1997 e il 2012.
Inutile far finta di niente. Nella fase determinante del post adolescenza, tutti abbiamo vissuto le stesse angosce più o meno radicate. Come trovo la mia strada? Riuscirò a rivelare i miei pensieri o le mie inclinazioni ai genitori? Avrò bisogno di uno psicologo? Sarò all'altezza di incontrare i miei amici? Quasi sempre ci siamo risolti da soli questi problemi: troppo complicato o quasi impossibile parlarne. Adesso invece la Generazione Z si spiega offrendo a tutti la possibilità di capirla meglio ed evitare (dannosissime) fratture.
Alessia Lanza ha 22 anni, è di Torino, tecnicamente fa la «content creator» e praticamente ha 1,4 milioni di follower su Instagram e 3,9 milioni su TikTok. Ma soprattutto ha le idee chiare e un delizioso garbo nello spiegarle: «Con questo podcast voglio aiutare gli altri che si sentono soli con paure che ora hanno un nome, ma prima no. E anche i genitori capiscono».
L'operazione funziona davvero e non è la solita tiritera autoreferenziale che serve a ricamare aggettivi o luoghi comuni. Mille pare è un vademecum generazionale utile a tutti, ma proprio a tutti senza differenza di età.
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