Ragazzi a lezione di sport per «tifare positivo»

Insegnare ai ragazzi dai 10 ai 13 anni la «cultura della sportività» , il rispetto dell’avversario, la tolleranza dicendo no al tifo violento. È questo l’obiettivo del progetto «Io tifo positivo. Nel segno di Candido Cannavò» realizzato da Comunità Nuova con il sostegno della Provincia , Regione, Coni e di Inter ,Milan e Brescia Calcio.
Il progetto, partito ad ottobre 2009, prevede incontri formativi nelle scuole ed eventi di gioco arricchiti da un tifo «spontaneo e propositivo». Anche quest’anno il progetto è dedicato alla memoria di Candido Cannavò indimenticato direttore della Gazzetta. Si punta ad educare i ragazzi a «tifare per lo sport» prima ancora che per la squadra del cuore. Sono infatti ancora oggi troppi gli episodi di violenza che si verificano dentro e fuori dagli stadi e prima e dopo le partite. «Ad oggi hanno aderito al progetto 86 classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado per un totale di 1.800 ragazzi», ha detto l’assessore allo Sport della Provincia di Milano, Cristina Stancari.

«Il successo dell’iniziativa nelle precedenti edizioni, ma soprattutto i risultati dei questionari distribuiti al termine di questa esperienza ai bambini coinvolti, costituiscono per noi rappresentanti istituzionali un’importante conferma della bontà dell’iniziativa ma anche a proseguire in questa direzione, certi che l’educazione al rispetto sia la risposta migliore» ha aggiunto l’assessore allo Sport della Regione Lombardia, Monica Rizzi.

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