Come studenti di un liceo scientifico tecnologico dovrebbero solo rallegrarsi: in fatto di strumentazioni la loro scuola è davvero al passo coi tempi. Ma la novità che è stata comunicata nei giorni scorsi ai 750 studenti del Molinari (Itis e Liceo) li ha fatti sorridere ben poco. Con una circolare affissa in tutte le classi il dirigente scolastico Ada Maurizia Morandi ha fatto sapere che assenze e voti «verranno rilevati in modo tale da essere visibili dalle famiglie tramite internet». In tempo reale. Altrimenti detto: ai genitori da casa o dall’ufficio basterà collegarsi al sito della scuola, digitare la password e magicamente davanti ai loro occhi scorreranno assenze o ritardi della giornata e pure i voti di verifiche e interrogazioni.
Una bella rivoluzione per tutti quelli che il 5 in matematica glielo dico la settimana prossima così non salto la festa, o per quelli che c’è l’interrogazione di latino, bigiamo e andiamo al parco. Tutto finito. Assenze non autorizzate dalla famiglia e bugie sui voti al Molinari diventeranno roba da medioevo. La rivoluzione è già partita. «Il sistema sarà interamente operativo dal prossimo anno scolastico - si legge nella circolare - ma come prova la classe I,II,III e IV liceo e IA e IIA Itis sperimenteranno la procedura dall’11 maggio».
«A dire la verità noi cercavamo solo un mezzo che sveltisse la rilevazione delle presenze per la segreteria - spiega il vice preside Giovanni Manfredi -. Poi la ditta che abbiamo contattato ci ha mostrato questa opportunità e l’abbiamo accolta di buon grado». Semplicissimo il funzionamento: l’insegnante della prima ora o della seconda se qualcuno entra in ritardo segna assenze e presenze sul foglio. Alle 10 un bidello ritira i 38 fogli, uno per classe che in segreteria grazie ad una penna ottica finiscono automaticamente in rete. Stesso discorso con i voti che dal registro cartaceo finiscono in tempo reale nella stessa scheda personale di ogni allievo. Gli studenti mugugnano, i professori ne sono felici. E non per sadismo.
«I genitori chiedono il nostro aiuto perché non sanno dov’è il figlio - spiega il vice preside Manfredi -. In media ci sono 2 studenti per classe per i quali l’assenza a scuola compromette il percorso di studi. In questo modo teniamo sotto controllo i casi più critici». E gli studenti come l’hanno presa? «Si sentono braccati, ovvio - risponde Manfredi -. La bigiata l’abbiamo fatta tutti. Ma ci sono situazioni per le quali l’assenza a scuola è la spia di un disagio personale che va affrontato. Un esempio? Lo scorso anno scoprimmo che uno studente non veniva a scuola perché durante il tragitto aveva timore di incontrare il bullo che lo minacciava».
E per quanto riguarda i voti? «I voti consultabili in rete serviranno a tenere sotto controllo la situazione - risponde il vice preside - a porre rimedio in tempo senza dover arrivare alla pagella piena di insufficienze che poi è difficile da recuperare. Sicuramente miglioriamo la comunicazione scuola-famiglia, una necessità sostenuta da molti genitori».
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