Ramadan, in 200mila festeggiano la fine

Manifestazioni in tutta Italia: le più affollate a Roma con 16mila musulmani

da Milano

Il Ramadan, il mese sacro di digiuno islamico, passa e chiude. È il nono mese dell’anno secondo il calendario musulmano e, secondo la tradizione, rappresenta l’inizio della rivelazione del Corano. Per i fedeli è il periodo della preghiera e della meditazione, ma anche del digiuno (sawm) e chi ne negasse l’obbligatorietà, rischierebbe di essere accusato di massima empietà. In questi trenta giorni, i musulmani praticanti devono astenersi da bere, mangiare, fumare e svolgere attività sessuali dall’alba al tramonto.
Ne sono escluse, naturalmente, alcune categorie (anziani, malati, donne incinte, bambini, donne in fase di allattamento) alle quali è concessa una certa arbitrarietà.
In Italia il fenomeno ha interessato 200mila musulmani, che hanno partecipato alle numerose cerimonie per festeggiare la fine del Ramadan. A Roma sono stati in 16mila ad affollare i tre centri di preghiera: la moschea di Monte Antenne (8mila), la celebrazione di piazza Vittorio, teatro del recente disastro della metropolitana (5mila) e il tempio di Centocelle (3mila).


Nella classifica delle frequenze, al secondo posto figura Milano con 11mila musulmani che si sono divisi tra il Palasesto (8mila) e il velodromo Vigorelli (3mila), mentre a Torino erano in 12mila per la ricorrenza sacra.
Fra gli altri capoluoghi in cui è stata sensibile la presenza islamica ci sono Bologna (6mila), Firenze (5mila), Genova, Bergamo e Ancona (4mila), Napoli (2mila).

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