Le divisioni allinterno della maggioranza si sono trasferite per una serata tra i banchi dell'opposizione. Succede all'inizio del primo consiglio comunale di Rapallo del 2011 quando il consigliere Roberto Zunino formalizza il suo distacco dal Circolo della Libertà 61 ed il conseguente passaggio al gruppo misto. L'addio alla lista che appoggiò il candidato sindaco Armando Ezio Capurro «è un atto di coerenza verso me stesso e nei confronti dei componenti del Circolo di Via della Libertà 61», spiega Zunino. «Purtroppo - prosegue - da diversi mesi non riesco più ad identificarmi nella loro politica».
Attualmente dei sei consiglieri che in minoranza erano vicini a Capurro, se ne sono staccati tre: oltre a Zunino anche Maurizio Roncagliolo e Pier Giorgio Brigati hanno intrapreso altre strade. Il consigliere regionale burlandiano è anche al centro degli intrighi politici che da tempo stanno spaccando la maggioranza e in particolare il Pdl, sempre più diviso in due correnti: la prima appartenente a Roberto Bagnasco è critica sull'operato del sindaco Mentore Campodonico, l'altra del consigliere e coordinatore Domenico Cianci difende con forza le scelte del primo cittadino. In questo conflitto interno, la fazione degli scontenti si è rivolta proprio verso Capurro: quest'ultimo tra i banchi regionali ha riallacciato i rapporti con Roberto Bagnasco e l'idea di un possibile accordo alle elezioni comunali del 2012 è piaciuta subito ad entrambi.
Seguendo quanto fatto da città come Sanremo e Imperia, il ruolo del sindaco verrebbe affidato ad un giovane in grado di dare un segnale di rinnovamento a Rapallo. Le candidature vagliate fino ad oggi sono quelle di tre persone, dell'età media di 37 anni, che negli ultimi anni si sono distinte per il loro operato: Salvatore Alongi, Umberto Amoretti e Carlo Bagnasco. A Capurro spetterebbe il ruolo di «supervisore» sulla poltrona accanto a quella del primo cittadino: il presidente del consiglio. Una carica di prestigio che, a differenza di quella di sindaco, gli consentirebbe di restare anche in Regione. Questo scenario ha trovato terreno fertile anche tra i vertici regionali del partito per due motivi.
Il primo è che l'accoppiata Bagnasco - Capurro vorrebbe dire vittoria assicurata alle elezioni comunali, al momento attuale tutt'altro che scontata; il secondo è che in Regione il Pdl potrebbe contare su un consigliere in più, sottraendolo alla maggioranza. La corrente che si riconduce a Domenico Cianci propende invece per un bis di Campodonico e difficilmente accetterebbe un accordo del genere. Possibili sorprese non sono comunque da escludere a priori e si vocifera che anche Massimo Pernigotti, reduce dall'ottimo lavoro in Provincia nella Lista Biasotti, sia stimato e corteggiato dal Pdl. La matassa sarà sbrogliata solo tra qualche mese con l'avvicinarsi della scadenza elettorale.
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