Il padre non ha dubbi: «Sono delle piccole malviventi, delle balorde... Ormai la differenza tra adulti e ragazzi, in questo senso, è sempre più sottile, quasi nulla. Anzi: a volte i ragazzi sono più feroci nelle loro manifestazioni. E le donne poi, si sa, sono davvero tremende tra loro».
Laura, la figlia 17enne, venerdì pomeriggio è rimasta vittima di un gruppo di tre coetanee mentre camminava tranquilla allangolo tra piazzale Lodi e viale Umbria. Ragazze che lei non ha mai visto, che non conosce, giovani apparentemente perbene. Una tipa alta, con lunghi capelli castani, la più esagitata; accanto a lei due ragazze bassine, piuttosto in carne, che sembravano seguire in tutto e per tutto la loro «capetta». Allinizio Laura lhanno solo presa in giro, seppur pesantemente. Lei le ha guardate appena, non ha fatto un plissé e ha continuato ad andarsene per la sua strada. Errore: ignorate, le tre devono essersi arrabbiate ancor di più. E quella alta ha afferrato Laura per i capelli, da dietro, lha trascinata a terra facendola finire a terra e prendendola a calci in testa. Quando le tre sono sparite la poverina era ferita e senza più il suo cellulare.
Laggressione cè stata intorno alle 17, ma, tra una cosa e laltra, il genitore non ha pensato ad avvertire la polizia che poco prima delle 19. Troppo tardi per riuscire a rintracciare le tre giovani violente.
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