Sandro Penna, uno dei grandi poeti italiani del Novecento, nasceva cento anni fa, il 12 giugno 1906 e a Roma sarà ricordato con un convegno internazionale di due giorni organizzato dalla Terza Università al Tearo Palladium oggi e domani, mentre Frassinelli rimanda in libreria Sandro Penna: una cheta follia, appassionato ritratto critico-biografico che gli ha dedicato Elio Pecora.
E Pecora, con Roberto Didier, Sergio Campailla e Giuseppe Leonelli fa parte del comitato scientifico di questa celebrazione e aprirà il convegno con una relazione intitolata »La scelta e il dono della poesia». Tra gli altri parleranno John Butcher, Daniela Marcheschi, Rene De Ceccatty, Alfonso Beardinelli, Dorte Wilken, mentre a chiusura, domani sera, si terrà un concerto di letture di versi di Penna affidate a attori (Ulderico pesce e Maria Letizia Gorga) e poeti (Patrizia Cavalli Valentino Zeichen, Maria Lusia Spaziani e altri) con accompagnamento musicale (Giuliana De Donno e Gerardo Greco).
La poesia di Penna è la testimonianza di una vena lirica alta e intensa, costante lungo larco della sua vita, come ha evidenziare una fedeltà a se stesso e al suo tema, lamore omosessuale, la passione dei sensi e del cuore, affrontato con tocco lieve, con metri trasparenti, con tocco dolce e linguaggio semplice e cantabile. Una poesia che per questi suoi caratteri, pur essendo scandalosa, specie per i suoi tempi, non riuscì a fare mai davvero scandalo.
Nato a Perugia da famiglia borghese di commercianti si diplomò ragioniere e si trasferì a Roma alletà di 23 anni dove ottiene lattenzione e lamicizia di Umberto Saba, che anni dopo lo presentò a Giansiro Ferrata e Sergio Solmi.
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