Il «reality» con il rene in palio? Solo una provocazione

da Amsterdam

Una provocazione, «uno scherzo», come ha annunciato in diretta Patrick Lodiers, presentatore del reality show della televisione olandese Bnn «Il Grande Donatore»: ma uno scherzo organizzato con la precisa intenzione di sensibilizzare l’opinione pubblica ai problemi di chi attende un trapianto. «Lisa», la presunta donatrice - una 37enne affetta da un tumore cerebrale - era in realtà un’attrice, ha spiegato Lodiers: ma i tre pazienti che aspettano un rene sono invece veramente malati e la trasmissione «ha voluto attirare l’attenzione sulla loro vita e i loro problemi».
Centinaia di giornalisti hanno assistito alla diretta del «Grande Donatore», trasmessa - e non a caso - in occasione del quinto anniversario del decesso del fondatore dell’emittente Bnn, Bart de Graaf, morto dopo aver atteso un trapianto per sette anni. I tre pazienti erano stati messi al corrente del fatto che il programma era uno scherzo, ma «ciò che hanno raccontato nel corso della trasmissione è la dura realtà» della vita quotidiana di un malato in attesa di un trapianto, ha sottolineato Lodiers.
La trasmissione aveva suscitato forti polemiche: i responsabili della Bnn avevano ammesso il «cattivo gusto» del programma insistendo però sull’attenzione che il tema dei trapianti ha ricevuto nei mass media del mondo intero. «Ogni anno, centinaia di persone muoiono perché non ci sono abbastanza donatori. È triste ma è la realtà», affermava la Bnn nel suo sito Internet. Il primo ministro olandese, Jan Peter Balkenende, aveva affermato di non voler guardare il programma, aggiungendo di essere «dispiaciuto» che l’Olanda faccia parlare di sé solo in occasioni simili. «Faremmo meglio a presentarci in modo diverso» sul piano internazionale, aveva dichiarato a margine di un consiglio dei Ministri.
I ministri della Sanità, Ab Klink, e dei Media, Ronald Plasterk, avevano condannato il programma, giudicato «fuori luogo e non etico per il premio messo in palio» ma avevano tuttavia ribadito che la censura è vietata dalla Costituzione. Anche la federazione olandese dei medici aveva espresso un giudizio negativo sul programma e ha invitato i suoi membri a non parteciparvi: «Le sofferenze della gente non dovrebbero mai essere oggetto di una trasmissione d’intrattenimento». Secondo un sondaggio dell’istituto Synovate/Interview-Nss, per il 61% delle persone interrogate, la trasmissione era una pessima idea, mentre il 25% la trovava convincente.

Stando a quanto riferisce Bnn, lo scandalo ha ottenuto l’effetto desiderato: molte persone si sono offerte di donare il proprio rene ai concorrenti «eliminati» del reality. Le autorità olandesi da parte loro hanno affermato di non avere registrato aumenti nel numero dei donatori di organi.

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