Reati in calo, ma è boom di furti in casa e truffe

Illuminare la città che vive. Illuminare a festa il centro per Natale, ma anche le periferie e i quartieri difficili, per combattere il degrado. È quel che accadrà in piazzetta Capuana, a Quarto Oggiaro, con la riqualificazione urbana e architettonica voluta dal Comune e sostenuta dalla Fondazione Aem: «Il progetto è di Palazzo Marino, voluto dell’assessore Mariolina Moioli - spiega il presidente della Fondazione Marcello Di Capua - noi partecipiamo finanziando l’arredo urbano e l’illuminazione. Il progetto generale è quello di ridare alla periferia una capacità di recupero e di speranza». L’intervento sarà replicato anche in altre zone, si inserisce nell’ambito delle nuove illuminazioni finanziate per il centenario della Fondazione Aem e va di pari passo con le installazioni che in questi giorni hanno tenuto decine di migliaia di milanesi col naso all’insù, in piazza Duomo e alla Stazione Centrale. «Portare la luce in quello che è un simbolo religioso ma anche civile della città - osserva Di Capua - è stata una cosa straordinaria, e complessa, in una struttura delicata. Oggi tutti vedono il Duomo illuminato e restano a bocca aperta. La Centrale è una delle porte di Milano, e nessun’altra ha una parte monumentale. Abbiamo voluto farne il punto di connessione di una città viva, accogliente». L’idea che ha ispirato la Fondazione - per Di Capua - è «un circuito virtuoso fra energia e luce». Così la Fondazione Aem risponde anche a chi ha voluto criticare anche i progetti di installazioni luminose dei simboli milanesi perché troppo «centralizzati». «Ci sono progetti per piazzetta Capuana e altre zone della città, comunque piazza Duomo è di tutti - risponde Di Capua - è più facile trovarci gente comune che non chissà quale personaggio».
Il rapporto virtuoso fra luce ed energia è al centro della mostra che la Fondazione ha allestito in Triennale per il centenario, e che sarà aperta fino al 6 gennaio. Nella storia dell’Aem si ritrova la parabola di una città passata dai grandi insediamenti industriali all’era del terziario e della nuova tecnologia. E la Fondazione Aem ha già proposto un convegno sul nucleare. Per il 2011 le iniziative si moltiplicheranno. Per esempio con le Lectures promosse su temi come la mobilità sostenibile, le auto elettriche, le smart grids. E ancora con un’iniziativa editoriale: un codice dell’energia, una raccolta normativa per ordinare l’eccesso di produzione nel campo dell’energia. E infine con l’impegno confermato nella ricerca, con bandi e borse di studio per dottorati di ricerca sull’energia e la sostenibilità.

Per approdare infine a una sorta di «stati generali sull’energia». «Il nostro obiettivo - conclude Di Capua - è un appuntamento annuale sull’energia, un grande evento da cui trarre anche gli spunti per guardare al 2015».

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