Costi della politica ridotti. Il Consiglio regionale della Lombardia ha tagliato del 10% le indennità di carica dal primo gennaio prossimo e ha eliminato, ma a partire dalla prossima legislatura, il vitalizio e il trattamento di fine mandato dei consiglieri regionali. Lassemblea ha infatti approvato, con sole 5 astensioni di Idv e Sel, la legge regionale per il taglio dei costi della politica, che non prevede però interventi sui diritti già acquisiti dagli ex consiglieri, come chiedevano i gruppi di opposizione. Si ragiona quindi solo sul futuro e sui politici che verranno.
Con questo provvedimento si è concluso un iter legislativo iniziato in estate, sulla base di tre differenti progetti di legge presentati da Pd, Lega Nord e Pdl. Provvedimenti che in seguito sono confluiti in ununica proposta bipartisan attraverso il lavoro di un comitato ristretto e di cui è stato relatore Paolo Valentini (Pdl). Con i tagli - che inoltre riguardano leliminazione dei rimborsi di trasferta fuori Regione - il Pirellone stima di risparmiare circa un milione di euro allanno. La discussione si è conclusa con un applauso.
In aula non sono mancati i colpi di scena. È stato infatti approvato, con voto segreto (40 sì e 30 no), un ordine del giorno presentato dal Pd a firma Luca Gaffuri. Nel documento si chiede alla giunta di ritirare la nomina dei sottosegretari nominati da Formigoni e si chiede un taglio sulle consulenze. Starà ora alla giunta pronunciarsi sullargomento. Il Pd avrebbe anche voluto un innalzamento da 60 a 65 anni delletà utile per ottenere gli attuali vitalizi ma la proposta non è andata in porto.
Paolo Valentini, capogruppo Pdl e relatore del provvedimento, sottolinea che la legge ha come «novità sostanziale e importante che le indennità dei consiglieri regionali della Lombardia non saranno più legate a quelle dei parlamentari ma avranno come unico adeguamento i parametri Istat, come avviene per tutti gli altri lavoratori».
La Lombardia si propone anche come regione modello per i costi. Come a dire: noi abbiamo fatto la nostra parte, ora la facciano gli altri. È stato infatti approvato anche un ordine del giorno perché vengano utilizzati parametri standard per determinare i costi delle assemblee legislative regionali. La Lega attraverso il presidente della Commissione Bilancio Fabrizio Cecchetti in aula ha sottolineato che «il provvedimento dimostra ancora una volta tutta la determinazione lombarda al risparmio e allabolizione dei privilegi.
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