Requisizioni, scontro tra Margherita e Rifondazione

Spaccature nella sinistra anche nell’annosa questione degli alloggi. «Non condividiamo le soluzioni indicate da Rifondazione per far fronte all’emergenza alloggiativa di Roma. La risposta a questa emergenza non può che essere comune a tutto il centrosinistra». Così il gruppo dei consiglieri comunali della Margherita risponde alla proposta avanzata dal presidente del X Municipio, Sandro Medici, di ricorrere allo strumento delle requisizioni per ben 105 appartamenti situati nel quartiere di Cinecittà. Appartamenti che, lo ricordiamo, a differenza delle requisizioni effettivamente fatte lo scorso anno da Medici di alloggi vuoti e sfitti, sono oggi abitati. Solo che gli inquilini non vogliono esercitare l’opzione di acquisto per la vendita decisa dalle società proprietarie.
«Riteniamo che né le requisizioni, né tanto meno l’avallo politico delle occupazioni illegali, costituiscano la strada per dare una risposta efficace al problema casa». Secondo quanto dice Nicola Galloro, delegato del sindaco all’emergenza abitativa, la requisizione «è solo uno slogan». «All’assemblea di sabato scorso - prosegue Galloro - si è parlato di politica della casa e di programmazione, si è discusso della necessità di sostenere il mercato dell’affitto, e di dare fiducia al piano avviato dalla giunta».
Insomma un altro «tentativo mancato», dice Francesco Giro, Coordinatore regionale e Commissario di Roma di Forza Italia, del Comune e della Giunta Veltroni di ottenere «soluzioni condivise ed omogenee su questioni rilevanti quali i Dico, la delocalizzazione dei nomadi e l’emergenza abitativa. «La levata di scudi della Margherita - prosegue Giro - contro la proposta del presidente del X Municipio, Sandro Medici, di requisire 105 appartamenti a Cinecittà, dimostra che non esiste in Campidoglio una maggioranza chiara per governare Roma. In Comune si litiga ormai su tutto: dai nomadi ai registri sulle unioni civili ed oggi anche sull’emergenza casa. Questa disparità di vedute è il risultato di una maggioranza tenuta insieme per forza, che raccoglie tutto ed il contrario di tutto. Da parte di Forza Italia vi è un’assoluta contrarietà ad ogni forma di sopruso e quindi consideriamo assolutamente inaccettabile ogni forma di sequestro e requisizione dell’immobile. L’unico modo per dare una casa a chi l’attende da anni è il rispetto delle graduatorie ed il coraggio di sviluppare una concreta politica per la casa che preveda la costruzione di nuovi alloggi di edilizia agevolata e sovvenzionata, coinvolgendo i costruttori romani in questa operazione». Dello stesso avviso il capogruppo di An in consiglio comunale Marco Marsilio. «In tredici anni di amministrazioni di sinistra al Comune di Roma non abbiamo visto né costruire nuove case popolari, ne completare i piani di edilizia economica e popolare, né governare il mercato privato garantendo quote di mercato alla locazione a prezzi accessibili.

Si è lasciato campo libero ai gruppi organizzati che speculano sull’emergenza a colpi di occupazioni abusive, sanatorie di fatto e altri meccanismi che hanno bloccato per anni lo scorrimento delle graduatorie degli aventi diritto e gettato nella disperazione migliaia di famiglie».

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