Resta la Libreria Bocca, la più antica d'Italia (e forse del mondo)

La Libreria Bocca è in Galleria dal 29 settembre del 1936 ma il marchio ha compiuto i 250 anni ed è attestata quindi come la più antica d'Italia

Resta la Libreria Bocca, la più antica d'Italia (e forse del mondo)
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Resterà in Galleria (almeno) per i prossimi 12 anni la «Libreria Bocca 1775», attestata come la più antica d'Italia e tra le prime attività aperte nel Salotto, nel 1936, come Fratelli Prada o il ristorante Savini. La giunta comunale ieri ha concesso il rinnovo dell'affitto, potrà festeggiare un secolo in Galleria. Riconosciuta Bottega storica da Comune e Regione, è anche un «Luogo del cuore» del Fai dal 2008, e d'altra parte è un gioiellino di 60 metri quadri con pavimentazioni costellate di dipinti e arredi di valore. Niente gara, il Comune riconosce la libreria come «importante elemento di memoria», gode della deroga concessa alle attività aperte da almeno 50 anni che «promuovono la vita culturale e artistica in città», come Rizzoli. «Sono custodi di memoria, fari di cultura. Con questa scelta tuteliamo il legame profondo tra il Salotto di Milano e gli spazi dell'anima» sostiene l'assessore al Demanio Emmanuel Conte.

La Libreria Bocca è in Galleria dal 29 settembre del 1936 ma il marchio ha compiuto i 250 anni ed è attestata quindi come la più antica d'Italia e la seconda al mondo dopo la Livraria Bertrand di Lisbona. Per ora. Il titolare Giorgio Lodetti e la moglie Monica (nella foto con Conte, il primo a sinistra) stanno verificando nuove fonti e «Bocca» potrebbe spodestare la libreria portoghese, hanno già trovato riscontri attendibili. É «una realtà storica che ha attraversato oltre due secoli e mezzo di storia d'Italia, con sedi a Torino, Milano, Firenze, Roma e Parigi in un'Europa, non ancora unita o comunitaria - ricorda Lodetti -.

Lettere, testi, immagini, libri, collane, editti, manifesti, proclami, si perdono nella notte dei tempi editi, stampati, venduti e curati dalla Famiglia Bocca, Librai e stampatori in Piemonte a partire dai primi decenni del XVIII secolo. Siamo sulle tracce di un passato che pensavamo già scritto ma che ancora ci regala nuove scoperte e incredibili nuove realtà, come l'anno di fondazione molto antecedente al 1775».

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