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Rialzo medio dell’8,20% nel primo semestre I sottoscrittori puntano su rendimenti a 2 cifre

I fondi immobiliari chiusi tagliano il traguardo del primo semestre 2009 con una buona performance. I prodotti del risparmio gestito che investono in immobili e che sono quotati in Piazza Affari hanno concluso i primi sei mesi con un rialzo medio dell’8,20%. Un risultato che non consente di azzerare le perdite accumulate nel 2008 (pari a -22,7%), ma che fa ben sperare. In particolare i sottoscrittori di quei fondi capaci di offrire un rendimento semestrale a due cifre.
È questo il caso di Atlantic 2 Berenice (+30,74% da inizio anno), di Bnl portfolio immobiliare (27,38%), di Polis (22,49%), di Vegagest Europa Immobiliare 1 (19,98%), di Caam Re Italia (18,53%), di Aedes Investietico (17,89%), di Atlantic 1 (17,86%) e di Db Valore immobiliare globale (16,58%). In virtù dei buoni risultati del primo semestre, i fondi immobiliari chiusi possono vantare anche un buon rendimento dall’inizio del loro collocamento sul mercato: in base al Nav (ovvero al valore di bilancio della quota) la performance media annua si attesta al 7,26%. Ma dove investono e quali scelte di portafoglio fanno i gestori? In attesa di conoscere i dati relativi a fine giugno 2009, che Assogestioni sarà in grado di fornire a settembre, è possibile ricavare una fotografia del sistema a fine 2008.
Al 31 dicembre dello scorso anno, i 135 fondi immobiliari operativi censiti da Assogestioni/Ipd avevano un patrimonio pari a 20.168,3 milioni di euro, con un incremento del 6,1% a un anno e del 70% a tre anni. I flussi di raccolta si attestano a 501,3 milioni di euro, una raccolta positiva, sebbene sensibilmente inferiore a quella dei semestri precedenti. Al termine del secondo semestre del 2008, l’83% dei fondi hanno fatto ricorso alla leva, ossia effettuato operazioni di finanziamento per incrementare le attività investite. Sono 115 i fondi che hanno almeno un investimento in immobili (diretto o indiretto, tramite partecipazioni in società immobiliari). Essi si possono distinguere in diverse categorie in relazione all’esposizione nei diversi settori: a) Uffici: 36 fondi (9.683,8 milioni di euro di patrimonio); b) Misti: 33 fondi (4.683,2 milioni di euro); c) Commerciale: 14 fondi (1.822,1 milioni di euro); d) Residenziale: 10 fondi (1.166,6 milioni di euro); e) Turistico/Ricreativo: 5 fondi (458,4 milioni di euro); f) Industriale: 6 fondi (807,9 milioni di euro); g) Altro: 10 fondi (1.169,2 milioni di euro); h) Logistica: 1 fondo (24,7 milioni di euro). Il peso della categoria «Uffici», aumentato fino a giugno 2005, si è ulteriormente contratto negli ultimi 12 mesi, mentre si conferma in crescita il peso della categoria «Commerciale».
La ripartizione degli investimenti per destinazione d’uso è in linea con gli anni precedenti e vede ancora prevalere immobili adibiti a Uffici (51,6% del totale) e immobili del settore Commerciale (17,0%). Seguono la destinazione d’uso altre tipologie (10,8%), Residenziale (7,4%), Industriale (4,9%), Turistico/Ricreativo (4,6%), Logistica (2,8%) e Rsa-Residenze assistenziali per anziani (0,9%).

Per quanto riguarda, infine, gli investimenti per area geografica, la prevalenza è al Nord Ovest (46,2%, in crescita di oltre due punti percentuali rispetto a giugno 2008) seguito dal Centro (31,3%, pressoché stabile) e da Sud e Isole (9,5%, in riduzione dell'1,2%). Sostanzialmente stabili le percentuali investite nel Nord Est 10,8%, mentre è in contrazione l’investimento all’estero che si colloca al 2,2%.

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