Il «risultato eclatante» non basta a Scajola

Il lavoro dei moderati dà spesso frutti poco avvertiti, ma utilissimi

«Il dato di Savona è eclatante - ha commentato Scajola -: 49,52 è la percentuale presa da Vaccarezza in una provincia storicamente rossa, dando 15 punti di distanza all’avversario della sinistra. Una differenza di quasi 20mila voti mi pare di dire che sia stata un trionfo che ha come significato la voglia di cambiare questa sinistra che non governa», ha dichiarato ieri mattina il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, a Ventimiglia, a margine dell’inaugurazione del nuovo Palazzetto dello Sport. Quello del Pdl in Liguria è «un risultato già eclatante», secondo il leader ligure del partito, ma non sufficiente. «L’anno prossimo - ha concluso - dovremmo cercare di svecchiare questa Regione che si muove in Liguria per dare input, come se fosse la padrona del territorio, invece che dedicarsi alla programmazione dello sviluppo. Questa regione non ci va bene, la vogliamo cambiare».
Ma il primo appuntamento resta quello con il ballottaggio di domenica 21 e lunedì 22 giugno che vedrà opposti Vaccarezza e il candidato del Pd Michele Boffa.

Il vantaggio per il Pdl è ampio, ma la storia insegna che al secondo turno il rischio di astensionismo penalizza spesso i moderati che «dimenticano» l’appuntamento con le urne, soprattutto se si considera un risultato già acquisito. «Anziché andare subito in spiaggia, trovate un momento per votare - è infatti il pronto invito rivolto dal ministro ai savonesi -. Vaccarezza sarà un buon presidente della Provincia: efficiente, capace e concreto».

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