Rom e Festa tricolore: la Lega annusa il voto e vuol tornare sul ring

Le elezioni in arrivo scatenano la Lega. Che ancora una volta va a caccia di voti attaccando gli alleati del Pdl. Un voto contrario in Regione ai finanziamenti per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e l’attacco alla giunta Moratti sulle case popolari concesse ai rom sono i due ultimi fronti aperti dal Carroccio. «Vorrei ricordare alla Lega - la replica stizzita dell’assessore Romano La Russa - che dividere la maggioranza, anche quando l’opposizione vota a favore di una sua proposta legislativa, non è certo un bel segnale di unità e concordia». In ballo il milione e 300mila euro destinato a iniziative e restauro di monumenti legati all’epopea risorgimentale e approvato dalla commissione Cultura del Pirellone con il voto favorevole di Pdl e Pd. «Ci lascia perplessi - spiega l’assessore leghista Massimiliano Orsatti - l’utilizzo di denaro pubblico per promuovere le celebrazioni, anziché per ridurre i tagli ai servizi essenziali resi inevitabili dalla Finanziaria». Caldissimo anche il fronte rom, con la Lega che torna ad attaccare la giunta Moratti dopo la notizia che alcune famiglie nomadi del campo di via Triboniano sono già entrate negli alloggi di edilizia popolare a loro concessi dopo la decisione del tribunale civile di Milano che il 20 dicembre ha costretto il Comune ad assegnarli rispettando gli accordi già presi.

«Sulla chiusura di Triboniano stiamo perdendo la pazienza - tuona l’eurodeputato leghista Matteo Salvini - perché i rinvii cominciano a esser troppi». E ricorda che al ministero dell’Interno per la chiusura del campo si aspetta solo una richiesta di intervento dal Comune. Ma Palazzo Marino, assicura Salvini, «non dà alcun cenno da mesi».

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