Roma Capitale Ieri fumata nera E oggi il Senato

È andata avanti per tutta la giornata di ieri la trattativa incrociata tra ministro delle Riforme, enti locali, Pd e Pdl su Roma Capitale, ma la fumata bianca non c’è stata. «C’è chi sta facendo problemi, ma sono convinto di riuscire a risolvere la situazione», ha detto in serata il sindaco di Roma Gianni Alemanno. E oggi il momento della verità: l’articolo 22 su poteri e status di Roma Capitale contenuto nel disegno di legge sul federalismo fiscale sbarca infatti al Senato, dove dovrebbe essere votato.
Ma che cos’è che ostacola l’accordo? Alemanno, nella mattinata di ieri, dopo aver incontrato il ministro per le Riforme Roberto Calderoli, aveva spiegato: «Siamo disponibili a trovare un nuovo testo sia sulla competenza della valutazione sull’impatto ambientale, sia sui meccanismi di intesa con la Regione». In ballo non sembra più esserci la questione dell’area metropolitana, cara alla Provincia di Roma, rimandata a un prossimo futuro. I nodi da sciogliere riguardano soprattutto il rapporto tra Campidoglio e Regione Lazio, nel momento in cui si prevede di trasferire alcune funzioni, come la valutazione di impatto ambientale, dalla Regione Lazio al Comune di Roma, e si aumenta la capacità normativa del Campidoglio. Tre sono le richieste di modifica da parte della Regione del testo all’esame del Senato: il mantenimento di alcune funzioni di controllo del territorio, come la valutazione di impatto ambientale, in capo alla Regione; la rivendicazione dello strumento legge regionale per trasferire a Roma Capitale alcune funzioni amministrative di competenza regionale; la creazione di un luogo di coordinamento interistituzionale che includa la Regione per affrontare le questioni di Roma Capitale.

E il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti, ammonisce: sul tavolo non c’è solo il governo di Roma, «perché è nell’integrazione con l’area vasta che la Capitale ritrova la sua forza. Diversamente avremo il caos fuori da Roma e solo un’espulsione dei problemi».

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