Viene dalla Francia lultima provocazione targata Facebook. Sul social network più cool della Rete si stanno gettando le basi per uno sciopero di massa. Uno sciopero un po particolare, però, quello degli stranieri". Protesta fai-da-te in pieno stile flash-mob, ma guai a sottovalutarla. Lidea sta raccogliendo consensi tramite il web e da Parigi, un clic alla volta, ha attraccato pure a Roma.
Per la verità è stata Milano la prima città ad aderire alliniziativa, seguita da Napoli, Palermo, Genova, Brescia, Imola. Ogni città ha un diverso comitato organizzatore al quale corrisponde una pagina su Facebook. «Il nostro intento - scrivono gli organizzatori dello sciopero sulla pagina di Roma - è quello di dare luogo a una grande manifestazione di protesta per far capire allopinione pubblica quanto sia determinante lapporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra società. Questo gruppo nasce meticcio ed è orgoglioso di riunire al proprio interno sia italiani che stranieri, uniti dal rifiuto del razzismo e delle discriminazioni verso i più deboli».
Il senso della sfida lanciata su Facebook è racchiuso in un interrogativo: cosa succederebbe se il 1° marzo, giorno in cui è stato indetto lo sciopero, i lavoratori stranieri si astenessero tutti assieme dal lavorare? Ispirata al movimento transalpino «La giornata degli immigrati, 24 ore senza di noi», che in Francia è allopera già da alcuni mesi, la manifestazione di protesta promossa in questi giorni attraverso il social network minaccia di paralizzare lintera città. Certo, non tutti possono permettersi di mancare al lavoro per partecipare a uno sciopero organizzato su Facebook. Gli organizzatori, tuttavia, non si perdono danimo e invitano quelli che non se la sentono di scioperare a protestare in qualche altro modo. Evitando di fare acquisti, per esempio, oppure indossando un capo dabbigliamento particolare o altrimenti anche solo un segno di riconoscimento come un nastro o una spilla.
Va detto che al momento nella Capitale liniziativa tarda a ingranare e leventualità che lo sciopero degli stranieri si riveli un clamoroso flop cè eccome. In Francia, dove si sono mossi per primi, sono un pezzo avanti. Basti pensare che su Facebook il gruppo che sponsorizza lo sciopero degli stranieri a Parigi conta finora oltre 50mila iscritti. Numeri importanti anche a Milano, con 8mila adesioni.
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