Cronaca locale

Ventenne uccide la madre e la decapita con un coltello

È accaduto questa notte alla periferia Sud di Roma. I carabinieri hanno fermato un ragazzo affetto da problemi psichici. Sequestrato il coltello

Ventenne uccide la madre e la decapita con un coltello

Periferia sud di Roma. Un drammatico omicidio si è consumato a colpi di coltello in via James Joyce al quartiere Laurentino. Un giovane di vent’anni, affetto da problemi psichici, ha ucciso la madre accoltellandola numerose volte al collo all’interno della loro abitazione al culmine di un litigio, arrivando a decapitarla.

La tragedia è avvenuta nella notte appena trascorsa. Sul posto i carabinieri della compagnia Eur e le ambulanze. "Abbiamo sentito delle urla nella notte e delle persone piangere", hanno raccontato alcuni vicini alle forze dell'ordine. L’allarme è scattato dopo la mezzanotte al terzo piano di uno dei moderni caseggiati non distante dai "Ponti". La vittima aveva 46 anni e si era trasferita da poco a Roma da Palestrina. Il giovane è stato portato in caserma e arrestato. Come detto, avrebbe problemi psichici. Adesso è a Regina Coeli con l’accusa di omicidio. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei carabinieri.

In casa c’era anche la sorella più piccola di 15 anni che è, comunque, riuscita a fuggire e a mettersi in salvo trovando riparo in casa dei vicini. È stata portata in ospedale in stato di choc. Non c’era il padre, la coppia di genitori si stava separando e, forse, all’origine della lite c’era proprio una discussione su questo. Quando i carabinieri sono arrivati, il ragazzo ha aperto la porta dell’abitazione ancora sporco di sangue. Il corpo della mamma era in salone. Sequestrato il coltello da cucina usato dal ragazzo. Negli ultimi giorni a Roma le chiamate al 112 per liti in famiglia e condominiali sono in aumento e costituiscono gran parte degli interventi al di là dei controlli sulle misure di contenimento per il coronavirus.

Poco tempo fa un altro fatto di cronaca nera aveva colpito lo stesso quadrante della città. L’ha uccisa a coltellate poi le ha tagliato la testa con una mannaia. E quando nella villetta dell’Eur dove è avvenuto l’omicidio sono arrivati i poliziotti, il killer ha tentato la fuga brandendo contro di loro l’arma insanguinata. Gli agenti hanno sparato. Un uomo, un italiano di 35 anni, è morto poco dopo in ospedale. Ancora da accertare le cause che lo hanno portato a massacrare una domestica ucraina di 38 anni.

Tra le ipotesi c’è quella che la donna avesse cercato di sottrarsi a un tentativo di violenza sessuale. Gli investigatori non escludono che ci fosse una relazione tra i due. L’assassino, residente al quartiere Ostiense, indossava dei pantaloni mimetici, una t-shirt verde, un cinturone di corda stile militare, anfibi e aveva nascosto il volto dietro una maschera da giardiniere. Secondo gli uomini della squadra mobile della capitale, il 35enne dopo aver ucciso la donna voleva farla a pezzi e nascondere il cadavere. Ma è stato bloccato in tempo.

Ed è finito in carcere.

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