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Romney a Santorum "Un finto conservatore Nel 2008 era con me"

Nuovo dibattito in Arizona tra i candidati repubblicani in corsa per la Casa Bianca. Romney ricorda che nel 2008 Santorum lo appoggiò nelle primarie. ELEZIONI USA 2012

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Si infiamma lo scontro tra i repubblicani in vista delle primarie in Arizona e Michigan (28 febbraio). Nell'ultimo dibattito, svoltosi a Mesa (Arizona), Mitt Romney e Rick Santorum si sono affrontati con durezza, accusandosi reciprocamente di incoerenza e falsità. Diversi i temi affrontati: dal sistema sanitario, alla spesa pubblica, fino ai salvataggi delle aziende in crisi da parte del governo. Romney ha sottolineato che Santorum per ben cinque volte ha votato per aumentare il tetto del debito quando era alla Camera e al Senato, senza pensare troppo ai tagli. L'ex senatore della Pennsylvania ha ribattuto dicendo che anche Romney l'anno scorso ha detto sì all'aumento del tetto del debito, necessario a evitare un default.

Anche Paul contro Santorum

Una stoccata all'ultraconservatore Santorum è arrivata da Ron Paul. Il deputato ultraliberista texano ha detto che l'italoamericano è un finto conservatore, un Rino (Republican in name only, repubblicano solo di nome), che ha votato per approvare programmi che ora intende abrogare. Insomma, un politico tutt'altro che coerente. Ma le accuse di questo tipo sono normali. Newt Gingrich, da parte sua, si è rituffato nel ruolo di speaker: limitandosi a intervenire più volte nel dibattito quasi come un arbitro.

Romney sta giocando il tutto per tutto per rimettersi in corsa ed evitare di perdere in Michigan, lo stato dov'è nato e che suo padre ho governato negli anni Sessanta. L'attacco che il mormone ha mosso a Santorum, studiato a tavolino, punta a minare alle fondamenta la credibilità del campione dei Tea Party. Mira a mostrarlo come un parolaio, non così coerente come vuole farsi accreditarsi: "Ha votato per cinque volte in favore dell’innalzamento del tetto del debito senza votare tagli, ha votato per finanziare Planned Parenthood (l'associazione che si occupa di piani di controllo delle nascite, ndr), per espandere il ministero dell’Istruzione. Durante il suo mandato al Senato la spesa del governo federale è aumentata dell’80%".

L’ex governatore del Massachussets ha ricordato, tra l'altro, di aver ricevuto ai tempi della sua prima candidatura alla Casa Bianca nel 2008, il sostegno di Santorum, ed allora per l’ultraconservatore non era un problema il fatto che Romney avesse varato, nello stato del Nord est, una riforma sanitaria che ora definisce troppo simile all’odiato Obamacare. Il ragionamento di Romney non fa una grinza: nel 2008 Santorum mi appoggiava, non si era accorto delle cose che oggi denuncia di me?

Esteri, tutti contro Obama

Se c'è un tema che mette d'accordo tutti è la politica estera. Le critiche a Obama sono unanimi: tutti e quattro i candidati attaccano l'inquilino della Casa Bianca sulla delicata questione dell'Iran. Accordo unanime, inoltre, sulla non ingerenza in Siria.

Almeno su qualcosa i repubblicani sono d'accordo. Basterà per mandare a casa Obama?

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